PACIFICAZIONE O LIBERAZIONE? SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE E LIBERTA' PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI (Berlino 1-5 aprile 1999)

INTERVENTO DEL COORDINAMENTO MUMIA ABU JAMAL AL CONTROVERTICE DEL 24.03.99

Coordinamento contro la repressione a sostegno di Mumia Abu-Jamal

Sono del coordinamento contro la repressione a sostegno di Mumia Abu Jamal, e facciamo parte del comitato internazionale per la costruzione del convegno "pacificazione o liberazione".

Vogliamo ora parlare di questa nascente Unione Europea che si sta dimostrando solo un ennesimo duro attacco ai diritti di tutti/e noi.

Infatti basta guardarsi intorno per rendersi conto

che l'Unione Europea sono i 16mila stranieri in carcere in Austria in attesa di espulsione; che questa Unione Europea sono i 50.000 Sans Papiers che in Francia, in attesa della deportazione, vengono sfruttati come mano d'opera a bassissimo costo;

che l'Unione Europea sono i kurdi rispediti nelle mani dei torturatori Turchi o uccisi a Berlino; che l'Unione Europea sono le migliaia di persone annegate nel tentativo di raggiungere le coste di Spagna o dell'Italia; o gli squadroni della morte della democrazia spagnola, e la repressione violenta -di cui ne abbiamo recentissimei esempi- contro le richieste del popolo basco;

che l'Unione Europea sono i profughi in attesa fino a 8 mesi nelle carceri inglesi, è la repressione contro i lavoratori di Liverpool che da anni lottano contro la ristrutturazione; così come contro i lavoratori di Qlebec in Belgio o come le dure cariche della polizia contro i disoccupati, lavoratori e studenti in Italia, o le basi aeree NATO presenti sul territorio europeo (come quella di Aviano in Friuli) da dove partirà l'ultimo massacro nei Balcani;

che l'Unione Europea sono le politiche di privatizzazione, flessibilizzazione e precarizzazione del mercato del lavoro, simili in tutti i paesi europei.

Tutti i governi continuano a spacciare tutto questo -che è stato esplicitamente sancito e deciso nei famosi trattati di Maastricht- per democrazia: certamente!

E' la democrazia di Bleir, di Schröder o di Dalema che senza il gruppo TREVI, Schengen, l'Europol, la banca dati europea, le varie politiche sociali di concertazione e senza gli apparati di diffusione propagandistico-ideologici: insomma, democrazie che senza gli strumenti repressivi e di controrivoluzione preventiva di cui dispongono e fanno largo uso, difficilmente potrebbero reprimere, controllare e pacificare le contraddizioni sempre più esplosive.

Contraddizioni che milioni di proletari, qui nella "fortezza Europa", così come nel resto del globo, vivono quotidianamente sulla loro pelle a causa dell'imposizione delle politiche sociali ed economiche, o meglio, a causa dell'imposizione degli interessi dei "padroni multinazionali" di tutto il mondo, presentate come le uniche possibili per la "felicità di tutti", ma che in realtà non fanno altro che peggiorare la vita di ognuno/a, ossia di tutti/e noi.

A fronte di una tale realtà, non possiamo e non vogliamo delegare a nessuno la volontà di costruire una prospettiva di liberazione e di emancipazione che si possa contrapporre ai signori del nuovo ordine mondiale!!

Non possiamo e non vogliamo armarci solo della nostra volontà, ma dobbiamo anche -e soprattutto- far tesoro delle esperienze e dei tentativi precedenti di liberazione, che ci portano ad affermare la necessità e l'importanza di trovare una base comune reale di collaborazione perchè le lotte che oggi si stanno sviluppando in tutto il mondo siano più incisive, determinanti, e quanto più possibili unite contro il capitalismo globale!!

A partire anche da queste considerazioni pensiamo che tutti i/le prigioniere/i pol. riv. sono parte integrante della lotta per l'emancipazione del proletariato internazionale, e che la loro liberazione non è data se non all'interno della lotta più generale di trasformazione radicale di questa società.

Proprio a proposito di tutto questo, abbiamo organizzato una conferenza internazionale di lavoro che si terrà a Berlino dall'1 al 5 aprile dal titolo "Pacificazione o Liberazione -prospettive della solidarietà internazionale!-".
Noi crediamo che questo possa essere un primo passo importante verso la costruzione di una unità delle lotte e di un'opposizione quanto più unitaria ed efficace a questo Ordine Mondiale.

Perchè senza liberazione non c'è pace; senza lavoro comune e unione delle esperienze, le lotte e la solidarietà non potranno avere prospettiva!!

CONTRO L'EUROPA DEI PADRONI!

CONTRO L'EUROPA DELLE BANCHE E DEI CAPITALI MULTINAZIONALI !

CONTRO L'EUROPA DEL PRECARIATO E DELLA POVERTÀ !

COSTRUIAMO UNITARIAMENTE LIBERAZIONE !!!

Coordinamento contro la repressione a sostegno di Mumia Abu-Jamal