CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.11

L'URLO DEL POPOLO KURDO IN EUROPA

LA REAZIONE DEL POPOLO KURDO E' LEGITTIMA E UMANA

Intervista dell'Agenzia Stampa Kurda "Kurd-Ha" con un rappresentante dell'ERNK il 24 giugno 1993 sulle azioni dei curdi in Europa.

Oggi, in diversi paesi europei, ci sono state delle azioni di protesta dei Kurdi. Queste azioni per quanto ne sappiamo, sono state eseguite da appartenenti all'ERNK come protesta contro i massacri in Kurdistan. A Berna un kurdo è rimasto ucciso da un proiettile sparato da membri dell'ambasciata turca contro i militanti kurdi. Come valuta questa situazione?

Penso che questa reazione del popolo Kurdo in Europa sia assolutamente opportuna, è una reazione legittima ed umana. Lo stato coloniale e fascista turco nega i diritti di un intero popolo, risponde alla richiesta di libertà di un popolo con l'annientamento.

Oggi nel Kurdistan si sta attuando un vero e proprio genocidio. L'intero paese viene sistematicamente bombardato, non si tiene alcun conto degli esseri umani e della natura. Vengono usate persino bombe al napalm, come sulle montagne del Tenduruk, gli uomini vengono massacrati ed assassinati fra le torture. Il nostro popolo vive sul filo del rasoio, in costante pericolo di morte. Per questo la reazione del nostro popolo è legittima ed umana. Per quanto ne sappiamo i Kurdi che hanno partecipato a queste manifestazioni le considerano come un grido all'umanità. Se a questo mondo esiste ancora un senso di umanità, questo deve dare una risposta al grido dei Kurdi.

Come hanno riportato i mass-media svizzeri, membri del Consolato turco hanno sparato contro dei manifestanti disarmati, un Kurdo di 29 anni è stato ucciso e molti altri feriti. Questo uso di armi da fuoco contro i manifestanti disarmati dimostra ancora una volta che le ambasciate e i consolati turchi in Europa sono un covo per i servizi segreti turchi del MIT, pieni di agenti armati. Non sono delle rappresentanze diplomatiche, bensì centrali del MIT. Per questo motivo sono loro che devono essere considerati come i veri terroristi, contro di loro bisogna agire. Il giusto indirizzo per le proteste è lo stato turco e le sue istituzioni in Europa, la cui funzione è portare avanti continue provocazioni. Il popolo Kurdo vuole una soluzione politica. Il popolo Kurdo vuole e pretende diritti umani. A queste richieste di un popolo lo stato turco reagisce con gli assassini, con i bombardamenti, con la distruzione di interi villaggi. L'Europa non può continuare ad essere cieca, muta e sorda. L'Europa non può assistere in silenzio all'annientamento di un popolo, deve prendere una posizione. Non può continuare ad ignorare queste pretese legittime ed umane del popolo Kurdo.

I Kurdi che hanno occupato il consolato turco a Monaco hanno fatto delle richieste. Volevano che i cancelliere tedesco Helmut Kohl rilasciasse una dichiarazione alla televisione invitando lo Stato turco a cessare la guerra contro il popolo Kurdo, e la RFT recedesse dal suo appoggio politico e militare allo Stato turco nella guerra contro il popolo Kurdo. Qual'è la vostra valutazione?

Queste richieste sono richieste umane. Secondo noi Helmut Kohl dovrebbe reagire con una certa serietà statale e dare una risposta. Non può tacere. Non consideriamo lo Stato tedesco un nemico del popolo Kurdo. Il popolo Kurdo gli tende in amicizia la mano. Questo urlo del popolo Kurdo, che è minacciato di morte, e le sue richieste non possono essere ignorate. Crediamo che Kohl agirà con responsabilità e serietà e darà una risposta alle richieste del popolo Kurdo. Lo stato tedesco è senza dubbio consapevole del fatto che il suo aiuto militare alla Turchia contribuisce ai massacri in Kurdistan. E consapevole delle proprie responsabilità. A questo riguardo vorremmo comunicare un breve messaggio al popolo tedesco. Non devono andare in Turchia a trascorrere le ferie perché ogni marco che danno alla Turchia rappresenta un proiettile contro il popolo Kurdo. Il nostro partito ha fatto un appello al boicottaggio del turismo. I questa occasione vorremmo ripetere ancora una volta questa aspettativa.

23/6/93

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COMUNICATO DELL'ERNK

Viste le atrocità dello Stato turco, i massacri e i bombardamenti in Kurdistan, le reazioni dei Kurdi in Europa sono le legittime e rappresentano un urlo umano.

Per attrarre l'attenzione del mondo, il popolo Kurdo dimostrerà la propria esistenza allo Stato turco che risponde con i massacri alla volontà di libertà del popolo kurdo. E un diritto legittimo di ogni popolo combattere contro il proprio annientamento ed esprimere senza costrizioni la propria identità e la propria volontà. Questa pretesa del popolo Kurdo deve trovare una risposta immediata.

Noi, la Rappresentanza Europea del Fronte di Liberazione Nazionale del Kurdistan (ERNK) appoggiamo queste legittime forme di manifestazione del popolo kurdo che attualmente si stanno svolgendo in tutta Europa.

Hanno sparato contro i manifestanti davanti all'ambasciata a Berna, 5 Kurdi sono stati feriti ed uno, Semsettin Kurt è stato ucciso; sono state scattate delle foto degli autori. La polizia Svizzera ha sequestrato le pellicole ai giornalisti. Le foto degli autori devono essere messe immediatamente a disposizione della stampa, l'assassino deve essere condannato e punito. La Svizzera e la Germania non devono commettere l'errore di proteggere gli assassini.

In un momento in cui la libertà dell'individuo passa in secondo piano, il silenzio e la passività diventano atteggiamenti colpevoli.

Ci appelliamo affinché le Nazioni Unite, il Consiglio d'Europa e le altre organizzazioni internazionali e nazionali prendano sul serio la questione kurda e riconoscano la parte kurda come un Partito.

Inoltre invitiamo tutti i Kurdi che vivono in Europa ad attirare l'attenzione pubblica sulle atrocità commesse in Kurdistan, partecipando ad azioni di protesta nell'ambito delle possibilità democratiche e senza danneggiare nessun essere umano. Non possiamo tacere e restare a guardare mentre il nostro popolo viene massacrato e il nostro paese distrutto. Dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che ci pone la storia e il nostro popolo.

Abbasso la Repubblica Turca!
L'assassino di Semsettin Kurt deve essere condannato!
Viva la lotta di indipendenza e di liberazione!
Viva il PKK, l'ERNK e l'ARGK!
Viva Abdullah Ocalan, Segretario Generale del PKK!

25/6/93

Fronte di Liberazione Nazionale del Kurdistan (ERNK) - Rappresentanza Europea

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