CONTROINFORMAZIONE INTERNAZIONALE N.12

ACCORDO UGUALE LIQUIDAZIONE

Ufficio Politico del Fplp

Davanti all'evoluzione drammatica che ha conosciuto il conflitto in Medio Oriente, in particolare tra Israele ed il popolo palestinese, ed allo scopo di studiare gli avvenimenti recenti, l'Ufficio Politico del Fplp si è riunito il 6/7 settembre.

Si è soffermato lungamente e profondamente sull'accordo catastrofico e capitolazionista conosciuto con il nome di "Gaza-Gerico subito", che è stato firmato tra il nemico sionista e la parte dominante nella direzione dell'Olp.

L'Ufficio Politico ha tratto la seguente conclusione riguardo questo accordo: si tratta di un varco strategico realizzato dallo Stato sionista e dal suo progetto politico nel conflitto tra lo Stato di Israele ed il popolo palestinese. E' una capitolazione totale davanti all'insieme delle condizioni politiche poste dall'alleanza tra Stati Uniti ed Israele. Questo accordo è il risultato logico dell'entrata da parte della direzione dominante dell'Olp nel processo di Madrid, cominciato con il cambiamento drammatico avvenuto a livello internazionale.

L'Ufficio Politico del Fplp constata i seguenti pericoli nell'accordo "Gaza-Gerico subito":

1) L'abbandono da parte della direzione dominante dell'Olp del suo programma nazionale, cioè dei seguenti diritti: il diritto all'autodeterminazione, il diritto al ritorno dei rifugiati ed il diritto di creare uno Stato indipendente, la cui capitale sarebbe Gerusalemme.

2) L'accordo dà ragione, senza contropartita, a tutte le esigenze di Israele. Lo constatiamo segnatamente nel mantenimento permanente delle forze di occupazione sotto la nuova definizione: "Ridispiegamento delle forze"; nel mantenimento dell'insieme delle colonie e dei loro abitanti; nel mantenimento della sicurezza interna ed esterna nelle mani dell'occupante israeliano e, infine, nello sfruttamento delle ricchezze nazionali naturali da parte di Israele.

3) Questo accordo conduce alla divisione del popolo palestinese ed alla divisione della terra palestinese.

4) Questo accordo abbandona la questione della città di Gerusalemme. Questa questione sarà discussa solo in un lontano futuro, senza la minima garanzia. L'accordo divide la terra occupata nel 1967 in una serie di unità territoriali distinte, senza garanzia per la natura della soluzione finale.

5) Questo accordo sostituisce le istituzioni repressive dell'occupazione con delle istituzioni repressive palestinesi, la "polizia" palestinese; il ruolo di questa "polizia" sarà di garantire la sicurezza delle forze occupanti e di reprimere l'opposizione delle masse palestinesi e dell'opposizione politica organizzata.

6) Questo accordo cerca di fermare l'Intifada e mira alla sua liquidazione totale.

7) Questo accordo liquida il diritto al ritorno ed apre la porta all'installazione definitiva dei rifugiati palestinesi nel loro paese d'accoglimento.

8) Questo accordo riconosce definitivamente lo Stato sionista di Israele come contropartita del riconoscimento dell'Olp, ma dopo aver soppresso la Carta nazionale, il suo programma nazionale di unità e la lotta armata... In altre parole, è riconoscere lo Stato sionista dopo aver trasformato l'Olp in partito politico e dopo aver abbandonato il suo carattere di movimento di liberazione nazionale.

9) L'accordo realizza un varco storico del progetto politico sionista nel mondo arabo tramite la firma degli accordi di normalizzazione totale con ognuno dei paesi arabi, di cui il solo beneficiario sarà lo Stato sionista.

La realizzazione di questo accordo metterà fine al progetto nazionale palestinese. Liquida l'insieme delle acquisizioni ottenute grazie alla lotta del nostro popolo. La firma dell'accordo "Gaza-Gerico subito" porta il Fplp a considerare la direzione dominante dell'Olp, con alla testa Yasser Arafat al di fuori dell'unanimità nazionale palestinese. Questa direzione abbandona chiaramente l'insieme dei nostri diritti storici e legittimi. Supera tutte le condizioni poste dal Consiglio Nazionale Palestinese come prezzo della partecipazione al processo di Madrid-Washington. Questa conclusione politica ci conduce a considerare che questa parte della borghesia burocratica dominante si mette al di fuori della linea nazionale. Questa parte burocratica dirigente dell'Olp è diventata un alleato del nemico sionista nella sua impresa di liquidazione della causa nazionale del nostro popolo. Questa parte dirigente ha una base sociale minoritaria che non vede altro che i suoi interessi economici e politici, e si trova in alleanza diretta con i progetti imperialisti e sionisti nella regione. La collaborazione nei settori della sicurezza e dell'economia, prevista in questo accordo, non è altro che la prova di questa alleanza. La capitolazione di questo settore burocratico nell'Olp non significa la capitolazione della borghesia nazionale palestinese nel suo insieme.

Davanti a questa pericolosa situazione che l'Olp sta conoscendo, il Fplp propone all'insieme delle forze palestinesi che si oppongono a questo accordo liquidatorio, di rivedere le diverse istituzioni dell'Olp e la loro composizione. Proponiamo di condurre insieme delle azioni popolari e di massa. L'obiettivo è di dare al nostro popolo nei territori occupati così come nella diaspora, la possibilità di scegliere liberamente e democraticamente i suoi rappresentanti che comporranno queste diverse istituzioni dell'Olp, in particolare un nuovo consiglio nazionale palestinese, ed il far fronte all'accordo "Gaza-Gerico subito". L'Olp, in quanto fronte nazionale largo e rappresentativo per noi come per il nostro popolo, rappresenta l'identità nazionale del popolo palestinese; essa è affare di tutti i palestinesi e non la proprietà di un solo dirigente o di una sola direzione.

Il Fplp rafforzerà le sue alleanze nel quadro della direzione comune Fplp-Fdlp e nell'alleanza delle dieci organizzazioni contrarie a questo accordo. Proponiamo all'insieme delle personalità palestinesi patriottiche che hanno espresso la loro opposizione a questo accordo di costituire un fronte largo che salverà l'Olp e che darà al nostro popolo un rappresentante degno della sua lotta, dei suoi sacrifici, delle sue sofferenze e delle sue aspirazioni legittime e storiche. Il Fplp fa appello ai membri quadri e dirigenti di Fatah che hanno espresso la loro opposizione a questo accordo catastrofico, a rafforzare i legami con l'insieme delle forze palestinesi patriottiche. Il Fplp non cadrà nella trappola tesa dal nemico che mira ad una guerra civile (inter)palestinese. Continuerà e rafforzerà il suo ruolo nell'Intifada. E' la migliore risposta che noi daremo a quelli che hanno firmato questo accordo liquidatore dei nostri diritti. Facciamo appello a tutte le forze palestinesi a fare lo stesso. Il Fplp fa appello alle masse arabe e alle sue forze di avanguardia, per creare una situazione di opposizione alla politica di normalizzazione totale tra lo Stato sionista ed i regimi arabi. Il popolo egiziano ci ha dato l'esempio dopo la firma dell'accordo di Camp David.

Il giorno della firma di questo accordo sarà un giorno di lutto nazionale. Quelli che lo firmeranno perderanno la loro legittimità: non hanno alcun diritto di parlare a nome del nostro popolo. Questa firma non impedisce al nostro popolo la continuazione della lotta legittima contro l'occupante sionista.

8 settembre 1993

Ufficio Politico del Fplp

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