IL BOLLETTINO: NOTIZIE EUROPA

LETTERA DAL CARCERE DI VICTOR DIEGUEZ, DIRETTORE DI AREA CRITICA

«Oggi, dopo una lunga peripezia iniziata poco più di una settimana fa, sono entrato nuovamente nel carcere di Carabanchel. La ragione? E' molto semplice: il mio modo di pensare, la mia ideologia comunista ed il lavoro che realizzo con altri compagni nella rivista Area Critica.»

Area Critica è in questo momento l'unica rivista di questo tipo - progressista, democratica, pluralista e aperta - che esiste nel nostra paese. Indipendentemente dalla sua limitata tiratura e diffusione è l'unico progetto del genere con capacità sufficiente a diffondere in quasi tutto lo Stato informazioni popolari obiettive, opinioni progressiste differenti e, in definitiva, tutto una massa di idee e notizie che non hanno accesso in nessun altro luogo. In Area sviluppiamo un'attività sfrenata. Come sapete, un gruppo di circa 30 persone in tutto lo Stato spagnolo, lavorano in forma volontaria per l'uscita di ogni numero. Nessuna impresa o istituzione ci finanzia né ce lo aspettiamo. Soltanto i contributi dei singoli collaboratori, le sottoscrizioni e le vendite della rivista, ed i lavori di edizione e di stampa che facciamo per altri collettivi, ci permettono di fa uscire ogni numero. Pensiamo, d'altra parte, che non potrebbe essere altrimenti.

Indipendentemente dalle difficoltà, più o meno ogni due mesi è uscito un numero, ogni volta con maggiori e migliori contenuti e di migliore qualità.

Fino ad ora non siamo stati "eccessivamente" pericolosi, ma migliorando e crescendo cominciavamo ad esserlo e qualcuno ha pensato che era il momento di dare un giro di vite.

La mia peripezia cominciò più di due mesi fa quando ottenemmo un contatto con militanti del PCE(r) per poter realizzare un'intervista politica con Manuel Perez Martinez (compagno Arenas) Segretario Generale del PCE(r).

Il giorno 30 ottobre, tramite i contatti stabiliti, ottenni di contattare a Parigi militanti clandestini del PCE(r)... e domenica 1° novembre alla sera potei realizzare un'intervista con Arenas.

(...)

«... negli interrogatori cercarono con tutti i mezzi di avere notizie sul recapito di Arenas e dettagli sul modo in cui ebbe luogo l'intervista... in base al segreto professionale mi rifiutai di rispondere, adottando l'atteggiamento di non rispondere alle loro domande né fare alcuna dichiarazione prima che fossi davanti al Giudice, come protesta per l'isolamento, a mio parere arbitrario ed ingiusto... Dimostravano uno speciale impegno affinché io riconoscessi un inesistente legame organico con il PCE(r)... A mio parere ci sono due intenti in tutto questo processo e penso che su questi si incentrerà il Tribunale Nazionale.

Uno: togliermi di mezzo ritenendo che senza di me «sicuramente Area Critica non può uscire» come mi è stato detto al commissariato. Per questo cercano di "criminalizzarmi" in rapporto al PCE(r), cercando di legarmi organicamente con questo Partito politico il cui unico delitto è la propaganda e organizzazione in base alla sua ideologia comunista.

Due: togliere di mezzo Area Critica. Cercando di dimostrare che è finanziata dal PCE(r)...

In definitiva, ciò che è in questione sono la libertà di associazione e la libertà di espressione. Due diritti assunti dalla Costituzione a condizione che non siano in contrasto con gli interessi ed i valori del sistema capitalista nel quale viviamo.

Carabanchel, 8 novembre 1992

Victor Diéguez Guerra - Direttore di Area Critica

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