MUMIA ABU-JAMAL : MATERIALI DELLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE (1995)

DAL BRACCIO DELLA MORTE VI PARLA MUMIA ABU JAMAL

Trascrizione del video della campagna internazionale per la vita di Mumia

Mumia: Sono Mumia Abu Jamal e parlo come presidente dell'associazione dei giornalisti neri di Filadelfia. Sto continuando ancora il giornalismo rivoluzionario, scrivo per chiunque voglia che io scriva per lui. Sto combattendo contro la mia condanna, combattendo contro la sentenza, sto combattendo per la mia vita e combattendo per creare un'America rivoluzionaria. Sono un prigioniero politico. Dal braccio della morte vi parla Mumia Abu Jamal.

Voce fuori campo: Cosa scaturì dal movimento per i diritti civili contro la segregazione di Jim Crow che scosse il clima McCartista della guerra fredda degli anni '50. tutto il mondo guardava mentre manifestazioni pacifiche che chiedevano il diritto di voto venivano attaccate dalla polizia e dal Ku Klux Klan... Il movimento per i diritti civili sfidò l'America bianca razzista. Fece nascere una nuova generazione di giovani radicali ma non condusse alla liberazione dei neri.

Mumia: Rivoluzione significa cambiamento, significa cambiamento totale.

Voce fuori campo: Quando il movimento si propagò al nord alla metà degli anni '60 si scontrò frontalmente con la realtà economica e sociale. Le condizioni infernali della vita nei ghetti, la disoccupazione cronica di massa, la brutalità della polizia razzista; tutto ciò poteva essere risolto solo attraverso una rivoluzione sociale.

Mumia: Molto di recente l'ufficio del censimento ha affermato qualcosa del tipo che 31 milioni di persone sono sotto la soglia della povertà. Altre testimonianze dicono che ci sono 3 milioni e centomila senza tetto in America. Ci sono persone che non possono vedere soddisfatte le loro necessità fondamentali; non possono mangiare; non possono avere un tetto, non possono vestirsi.

Voce fuori campo: A Chicago nel 1966 la lotta per l'eguaglianza razziale significava lo scontro con la macchina politica del sindaco del Partito democratico Richard Daley. Dopo essere stato preso a sassate nell'enclave bianca razzista di Marquett Park, Martin Luther King revocò una marcia già programmata nella vicina Cicero. Quando 200 studenti del Comitato di coordinamento degli studenti nonviolenti (Sncc) fece lo stesso la marcia di Cicero si scontrarono contro una mobilitazione di gente che urlava e lanciava mattoni. Il movimento per i diritti civili venne fermato sui suoi passi. Fu in questo periodo che Mumia Abu Jamal entrò nell'età della politica. Nel 1967, come giovane studente di scuola superiore, Jamal, allora noto con il nome di Wes Cook, era già un combattente.

Mumia: Come giovane degli anni '60 ero impressionato dal movimento per il potere nero che attraversava l'America nera ed il mondo nero in Africa e nei Caraibi.

Voce fuori campo: Era uno dei dirigenti del movimento di massa per cambiare il nome della scuola superiore Benjamin Franklin in Malcolm X, parte di una lotta in tutta la città per gli studi della storia dei neri nelle scuole superiori nere che culminò in una protesta di fronte al quartier generale del consiglio scolastico il 17 novembre 1967. La polizia di Filadelfia attaccò la protesta studentesca. I poliziotti erano comandati dal commissario di polizia Frank Rizzo.

Mumia: Così ricordo me e un fratello di nome Eddie Jones e pochi altri fratelli, circa quattro o cinque fratelli di Filadelfia sud che andammo ad una manifestazione in un grande stadio. E' il 1968 ed è la nomina presidenziale di George Corely Wallace Terzo, penso che questo sia il suo nome. Si candidava come presidente per il Partito Indipendente di America. retrospettivamente era una specie di follia pensare che saremmo andati ad una manifestazione a Filadelfia sud che è prevalentemente bianca per protestare contro l'arrivo di George Wallace a Filadelfia. Ma a quell'epoca pensavamo che fosse anche la nostra città, così lo facemmo e tutti noi ci facemmo prendere a calci nel culo da poliziotti in borghese. Probabilmente avete sentito la storia di "te ne darò tante che neppure tua madre ti riconoscerà". Per me ha una particolare importanza perché mentre ero in un letto di ospedale sotto l'accusa di aggressione, lesioni aggravate e pestaggio di un ufficiale di polizia, mia madre entrò e mi guardò fisso negli occhi e passò oltre perché non aveva potuto riconoscermi. Venni pestato fino a diventare irriconoscibile. Quella volta piansi. Da quel periodo, da quelle esperienze, dall'essere passato attraverso quell'inferno, dall'aver visto la totale assenza di persone che opponessero resistenza, venni attratto al Partito delle pantere nere. Così siccome non c'era a quell'epoca un attivo del Partito delle pantere nere che lavorasse, ne costruimmo uno a Filadelfia. Venni spinto a botte dentro il Partito delle pantere nere.

Voce fuori campo: Il Partito delle pantere nere rappresentava il meglio di una generazione di giovani militanti neri. Essi rifiutavano di porgere l'altra guancia alla Martin Luther King e sostenevano l'autodifesa armata.

Mumia: Credo che sia un diritto naturale e un principio di vita per tutte le persone quello di difendere se stessi. Lo credevo anni fa come pantera, lo credevo quando venni associato all'organizzazione Move, e lo credo ora. L'autodifesa è un diritto naturale e nessuno ce lo può togliere.

Voce fuori campo: Ci fu una campagna nazionale per distruggere il Partito delle pantere nere attraverso infiltrazioni, arresti e omicidi, orchestrato e portato avanti dalla Casa bianca e dall'Fbi di J. Edgar Hoover. Questo programma uccise 38 pantere. Il compito dell'Fbi era di disgregare e distruggere il Partito delle pantere nere, anche fabbricando delle prove ed epurando i testimoni. Dal maggio 1967 al maggio 1969 le pantere furono colpite da 768 arresti e dovettero sborsare quasi 5 milioni di cauzione.

Mumia: Il programma Cointelpro era un programma terroristico. La sua funzione era di terrorizzare i radicali, i rivoluzionari, gli oppositori ai programmi del governo e di marchiarli ed isolarli dal complesso della popolazione.

Voce fuori campo: Nel settembre 1969 la polizia assaltò il quartier generale del partito della 19ma strada e di Columbia. Allora Jamal disse: "Ci avrebbero sparato se non fosse stato per la presenza della comunità". L'ufficio venne saccheggiato, gli archivi sequestrati e il ciclostile distrutto.

Il 4 dicembre 1969 i dirigenti delle pantere di Chicago Fred Hampton e Mark Clark, furono assassinati dalla polizia di Chicago sotto la direzione dell'Fbi. Una settimana dopo alla Church of the Advocate di Filadelfia, Jamal fu l'oratore di fronte a migliaia di persone ad un memoriale per i loro compagni uccisi. Disse: "Le uniche cose che c'erano sul letto di Hampton erano del sangue e un libro di Lenin. E' stato assassinato. Stiamo cercando di dire alla gente che non c'è bisogno di altri Fred Hampton o Bobbie Hutton".

Mumia: Per tutti gli anni durante i quali fui una pantera e prima che diventassi una pantera, non illudetevi... il governo cercò in modo molto feroce di spazzare via il Partito delle pantere nere. Il punto è che cercavano di ammazzare le pantere. Sparavano, lanciavano granate, facevano tutto ciò.

Voce fuori campo: Un mese dopo l'assassinio di Hampton e Clark, nel gennaio 1970, al culmine del Cointelpro, le pantere di Filadelfia furono descritte in un articolo sulla prima pagina del Philadelphia Inquirer. Il loro portavoce era il sedicenne Jamal, Ministro dell'informazione della sezione locale. spiegando il loro programma di pasti gratis, Jamal disse: "Il partito delle pantere nere stà facendo quello che si suppone dovrebbero fare le chiese". Egli continuò dicendo: "Il genocidio sta venendo alla ribalta sotto il regime di Nixon-Agnew e Mitchell. Questa è la realtà. Il Partito delle pantere è un partito che affronta la realtà senza compromessi...".

In quell'estate del 1970 Jamal si unì allo staff dell'ufficio nazionale delle pantere in California e scrisse per il giornale del partito, La Pantera Nera.

Mumia: La mia carriera come giornalista iniziò con il giornale delle pantere nere di Filadelfia e il giornale delle pantere nere in California. Là è dove imparai a scrivere. Imparai a scrivere da una prospettiva rivoluzionaria, forse.

Voce fuori campo: Il 29 agosto 1970 il commissario di polizia Rizzo organizzò numerosi assalti ad uffici delle pantere in tutta la città. I membri delle pantere vennero spogliati per strada. Meno di una settimana dopo il Partito delle pantere nere organizzò un congresso del Convegno costituzionale dei popoli rivoluzionari alla Temple University a Filadelfia. Jamal tornò dalla California e lavorò per il servizio di sicurezza. L'attività di pantera di Jamal non passò inosservata alle autorità governative.

Mumia: Nel mio caso, dove la polizia è contro di me già da prima a causa della mia storia di pantera nera, senza nessun retroterra criminale, la natura politica è chiaramente evidente.

Voce fuori campo: Il suo nome comparve in un rapporto sulla sicurezza interna del comitato della Camera dei deputati. Il governo aspettava il momento giusto.

Mumia: Mandavano lettere, lettere oscene, da mariti a mogli... sapete... mandavano lettere al posto di lavoro... marchiando la gente... Mandavano lettere da un'organizzazione radicale ad un'altra per cercare di incitare la violenza tra quelle organizzazioni. Infatti il Partito delle pantere nere a Los Angeles, penso fosse nel 1973... nel 1969, ci fu un fratello di nome Bunchie Carter che venne ucciso a causa di un conflitto con l'organizzazione nazionale Us... perché c'erano state delle lettere che passavano tra le organizzazioni che non erano state scritte dalle pantere, erano state scritte da agenti dell'Fbi in qualche oscuro ufficio della California per incitare l'odio ed il dissenso tra i gruppi radicali.

Voce fuori campo: Alla fine il Partito delle pantere nere venne distrutto, sia dal terrore poliziesco dall'esterno che dal fazionismo omicida interno, infiammato dalle provocazioni del Cointelpro. Durante i dieci anni successivi Jamal scrisse e produsse trasmissioni radiofoniche. La sua voce fu sentita sulla rete nazionale nera e su molte stazioni radio di Filadelfia. Il suo lavoro era guidato dal principio che "noi siamo innanzitutto esseri umani neri oppressi". Venne eletto presidente dell'Associazione dei giornalisti neri di Filadelfia all'età di 26 anni nel novembre 1980. Venne nominato dalla rivista Filadelfia tra le persone da considerare del 1981. Diventò celebre come "la voce dei senza voce". E tra coloro che non avevano voce vi era l'organizzazione Move.

Mumia: Incontrai l'organizzazione Move occupandomi di loro a Filadelfia. Li ho conosciuti personalmente invece di leggere semplicemente riguardo a loro, e scoprii che quello che avevo letto su di loro non aveva alcuna relazione con quello che erano e quello che facevano. Tutti i rapporti pubblicati erano permeati di pregiudizio ed odio. I membri di Move erano stati attivi a Filadelfia più o meno a partire dal 1973. Erano passati attraverso tutte le prigioni di Filadelfia, erano stati picchiati in tutti i distretti di polizia per aver sostenuto il loro credo in difesa della vita.

Rizzo: La polizia entrerà lì dentro e li trascinerà fuori per il collo.

Giornalista: Ci saranno barricate?

Rizzo: Niente barricate Mike, lo faremo con la forza se oppongono resistenza. La questione non esiste, bambini o non bambini.

Voce fuori campo: Nel 1978 Frank Rizzo intensificò la guerra contro l'organizzazione Move. La comune Move a Polling Village venne rasa al suolo dai bulldozer della polizia. Un esercito di poliziotti scaricò le sue mitragliatrici sulle case nonostante la presenza di bambini. L'ex pantera Doliver Akerbel venne selvaggiamente picchiato.

    Polizia (durante il pestaggio): Prendilo a calci sulla testa.

Voce fuori campo: Sotto il fuoco incrociato della polizia un poliziotto rimase ucciso.

Mumia: Ci fu una risposta incredibile da parte della città. C'erano 700 poliziotti, lo stato d'assedio attorno a tutto il quartiere continuò realmente per giorni e giorni, giorni e giorni fino all'8 agosto 1978 con l'assalto della polizia al quartier generale di Move con 500 poliziotti. Quello che la gente potrebbe non sapere è che le armi che Move aveva erano inutilizzabili. Erano lì per mostrare alla polizia che Move faceva sul serio nella sua autodifesa, ma non potevano funzionare.

Voce fuori campo: Jamal riportò la storia di Move e partecipò alla conferenza stampa convocata da Rizzo per difendere il suo brutale assalto.

Rizzo: La stampa deve prendersi una parte della colpa qui, loro glorificano un branco di criminali. Una nuova razza di giornalisti che non rileva entrambi i lati, solo un lato della vicenda. La stampa è responsabile di quello che sta succedendo in questa città.

Voce fuori campo: Secondo le sue stesse parole Jamal divenne un "sostenitore di Move ampiamente conosciuto e selvaggiamente odiato dai poliziotti". Andò nelle galere per conoscere la versione degli Africas sullo scontro dell'8 agosto 1978. Fu profondamente impressionato dal rifiuto dei membri di Move di lasciarsi separare durante il processo per la morte del poliziotto.

Mumia: Fui affascinato da Move per l'amorevolezza e la bontà della sua gente e dei suoi membri. Probabilmente andai altrettanto in collera mentre stavo seduto al processo nella veste ufficiale di giornalista e vedendo che davvero la legge non c'entrava nulla. Che non importava se un uomo era colpevole o innocente. Non importavano quelli che la legge diceva fossero i suoi diritti, c'erano solo 9 membri di Move che venivano condannati da 30 a 100 anni di prigione per un crimine che ognuno sapeva che loro non avevano commesso. Voglio dire, nove persone non possono uccidere un solo uomo. quello che avvenne a Filadelfia nel '81 era il nudo terrorismo giudiziario dello stato contro l'organizzazione Move; era come cancellarli. E' impossibile per me esprimere quali fossero i miei sentimenti in quel momento, sedere nell'aula vedendo quella specie di nuda ingiustizia, mi scosse profondamente.

Voce fuori campo: Nel 1985 la vendetta dello stato contro Move culminò nel bombardamento della casa di Osage Avenue, ordinato dal sindaco Wilson Goode che fece undici morti, compresi 5 bambini.

Scritto sullo schermo (detto dai poliziotti): Non chiameranno mai più figlio di puttana il commissario di polizia.

Mumia: Fu il di polizia di Filadelfia, fu il governo dello stato della Pennsylvania, fu l'Fbi che bombardarono quelle persone il 13 maggio 1985. Ma nessuno chiamerebbe una di queste organizzazioni o il loro padrone, il governo degli Stati Uniti terroristi; ma perché forse non lo erano? Loro hanno realizzato un omicidio di massa, l'olocausto di una delle più grandi città d'America e neanche uno solo di loro è mai stato accusato di nessun crimine. solo Ramona Africa, colpevole soltanto di essere sopravvissuta è ancora in galera dal 13 maggio 1985.

Voce fuori campo: Poiché era apertamente un partigiano degli oppressi e difensore dell'organizzazione Move, a 26 anni Jamal era ben conosciuto in tutta la città. Il 9 dicembre 1981 venne accusato di aver ucciso un poliziotto nelle strade di Filadelfia. Jamal vide un poliziotto picchiare suo fratello che era stato fermato per una presunta violazione del codice stradale. Jamal gli corse incontro ricevendo una pallottola quasi mortale nello stomaco. Quando il fumo si dissolse il poliziotto era morto. Jamal era seduto sul marciapiede e sanguinava abbondantemente. già il giorno dopo il suo arresto il Philadelphia Inquirer titolava "Jamal era un eloquente attivista che non aveva paura di levare la propria voce".

Mumia: Fui accusato dell'omicidio di un ufficiale di polizia a Filadelfia. Fui condannato in primo grado per omicidio, fui condannato a morte.

Voce fuori campo: : La corte negò la sua richiesta di rappresentare se stesso e gli negò le risorse per preparare la sua difesa. Tutti i potenziali giurati neri tranne uno vennero esclusi dalla giuria a causa della loro razza mentre furono scelti dei giurati bianchi che ammettevano i propri pregiudizi nel decidere il destino di Jamal. Un testimone dell'accusa ha dichiarato di avere visto un uomo basso del peso di circa 100 chili sparare al poliziotto. Jamal all'epoca era alto 1 metro e 90 e pesava 80 chili. Un tassista bianco testimoniò che colui che aveva sparato aveva i capelli afro, mentre Jamal portava le treccine. Jamal aveva 15 testimoni. Uno di loro era la celebre poetessa Sania Sanchez che i poliziotti insultarono incredibilmente come amica di un assassino di poliziotti.

Mumia: Una delle cose che lega il mio retroterra con l'organizzazione Move e con il Partito delle pantere nere è che alla seduta della sentenza, durante la fase della sentenza di quel processo l'accusa introdusse un articolo del Philadelphia Inquirer in cui c'era un'intervista con me quando ero un giovane ragazzino, quando ero luogotenente dell'Informazione del Partito delle pantere nere e mi sottopose a un interrogatorio incrociato su quell'articolo.

Voce fuori campo: Il Procuratore distrettuale (DA) utilizzò l'appartenenza di Jamal al Partito delle pantere nere di 12 anni prima per convincere la giuria che si trattava di uno dedito all'assassinio di poliziotti.

DA: Ricordi di aver detto "tutto il potere al popolo"?

Jamal: Si.

DA: Credi che le tue azioni oltre che la tua filosofia siano coerenti con la citazione "il potere politico cresce dalla canna del fucile"?

Jamal: Credo che l'America abbia provato che questo è vero.

DA: Ricordi di avere detto che il Partito delle pantere nere è un partito che affronta la realtà senza compromessi?

Jamal: Si.

Jamal continuò dicendo: "E' chiaro che il potere politico cresce dalla canna del fucile o altrimenti l'America non sarebbe qui oggi. E' l'America che ha strappato il potere politico alla razza indiana. Non con Dio, non con la cristianità, non con la bontà, ma con la canna del fucile".

Mumia: La parola pantera nera significa cose diverse per persone diverse, dipende dalla tua prospettiva, dipende dalla loro storia, dipende dal loro orientamento politico. L'accusa lo sapeva anche troppo bene. Così questa cosa fu usata per ottenere la condanna a morte. E lo vidi quando colpì la giuria, fu come una scossa elettrica, pow.

Voce fuori campo: Nel febbraio 1990 la corte suprema della Pennsylvania ha rigettato la domanda per una nuova audizione. Jamal resta in un confino solitario nella prigione di Huntington.

Mumia: La mia vita è passare dalle 22 alle 24 ore in una gabbia, una cella, ecco cos'è tranne per il fatto che c'è un cesso, ma tutta la prigione è un inferno. Io ed altri membri del Move siamo stati in quella che viene chiamata custodia disciplinare, chiusi nei buchi della prigione, perché ci rifiutiamo di tagliare i capelli e di violare la nostra fede, che sono gli insegnamenti di John Africa. E' ironico che lo stato che diede i natali alla costituzione e al Bill of Rights possa negare il diritto di religione e di fede a chicchessia. Ho diversi figli e sono sposato. E' davvero difficile per me parlare della mia situazione personale perché come vedi non posso tenere in braccio i miei figli né abbracciare mia moglie. Così cerco in qualche modo di non affrontare questo genere di questioni. E' personale, questo non vuol dire che non è reale, è molto reale.

Voce fuori campo: Guardate al caso di Jamal, perché la condanna a morte non è un incidente casuale, perché il caso di Jamal racchiude tutto quello che è la pena di morte.

Sarebbe nell'ala della morte se non fosse nero, se non fosse una pantera nera, se non fosse un sostenitore di Move, se non fosse una potente voce degli oppressi?

Mumia: Si sta costruendo la campagna. Sta crescendo a passi da gigante in Europa, nella Germania occidentale, in Olanda, in India, solo per citare alcuni paesi. Riceviamo risposte da persone in tutto il mondo. Noi crediamo che sia forte per quanto riguarda le questioni legali, ma non possiamo mai ignorare le questioni politiche. In molti modi, quando guardi a tutte le persone che sono condannate a morte in tutta l'America, quando guardi i sondaggi e dicono che questa enorme fetta di America vuole la pena di morte, non possiamo ignorare che dobbiamo tenere in considerazione tutto questo. Ma il lavoro continua e la campagna viene costruita e noi vinceremo.

Voce fuori campo: Dobbiamo vincere, ma sarà una battaglia. Jamal e tutti i prigionieri dell'ala della morte hanno bisogno del potere del movimento operaio, il potere di un movimento di massa per l'abolizione della pena di morte. La campagna per salvare Mumia Abu Jamal è la lotta politica contro la pena di morte razzista negli Stati Uniti e a scala internazionale.

Mumia: La vostra voce di protesta internazionale diviene una dolce canzone di speranza per le migliaia di noi negli Stati Uniti che sono seduti sull'orlo della morte. Sono onorato di unirmi a voi e a questa nobile battaglia.

Dal braccio della morte questo è Mumia Abu Jamal!