Senza Censura n. 5/2001

[ ] Torture contro Euskal Herria



Materiali estratti da un dossier di TAT-Torturaren Aurkako Taldea
sulle testimonianze relative ad episodi di tortura raccolte nel 2000

Metodi di tortura
Dall'analisi dei metodi di tortura o dei maltrattamenti commessi e che sono stati riferiti da chi li ha subiti al TAT risulta quanto segue:

- Percosse.
Questo tipo di tortura fisica è quella più frequentemente denunciata dagli arrestati, 49 dei quali (3 donne e 46 uomini) hanno riferito di aver subito pestaggi durante la propria permanenza nei commissariati. Nella maggioranza dei casi si è trattato di colpi sulla testa (49 casi) inferti per lo più con le mani, sebbene si diano casi in cui si è stati colpiti con elenchi telefonici o altri oggetti. Tuttavia in molte occasioni si sono aggiunti colpi ai testicoli (14 casi) inferti con le mani, pugni ed anche calci. In altri 18 casi i colpi sono stati inferti indiscriminatamente e su tutto il corpo, stomaco, torace, seno, gambe ... con pugni, calci o con diversi oggetti.
Tre prigionieri sono stati bloccati su un tavolo con la metà superiore del corpo penzoloni e in posizione supina. Così, mentre un poliziotto tirava loro i capelli verso il basso, altri scaricavano colpi sul petto e lo stomaco della vittima. La Policia Nacional è il corpo che in più occasioni ha picchiato i detenuti: in 32 casi sul capo, 18 sono stati i pestaggi, 14 i colpi ai genitali e 6 volte su altre parti del corpo.

- Aggressioni sessuali.
19 persone ci hanno riferito di essere state obbligate a denudarsi (1 donna e 18 uomini) e, stando nude, hanno subito costanti umiliazioni, vessazioni sessuali e minacce di violenza sessuale (generalmente da parte della Policia Nacional). 5 detenuti ci hanno riferito poi di essere stati oggetto di simulate violenze sessuali. Bisogna sottolineare che in uno di questi casi il corpo di polizia era la Ertzaintza: hanno abbassato i pantaloni e le mutande ad uno dei detenuti obbligandolo a mettersi a quattro zampe mentre uno degli ertzainas gli si metteva dietro e alla fine gli diceva: "ora non posso perché non ho né vaselina né preservativi".

- Sfinimento fisico.
I metodi di sfinimento fisico sono stati denunciati dalla maggioranza degli arrestati (uomini e donne). Essi consistono nel fare il piantone in 36 casi (l'obbligo di restare in piedi per ore), nell'obbligo di rimanere in posizioni anomale in 41 casi ( accucciati sui calcagni, a braccia incrociate, in piedi con una gamba alzata e le braccia conserte, seduti e con il capo tra le gambe ...) e nell'obbligo di eseguire esercizi fisici violenti: sono stati denunciati in 4 occasioni (flessioni e addominali, nella maggior parte dei casi fino allo sfinimento).

- Asfissia: "la bolsa".
L'uso di tecniche di asfissia è stato quasi esclusivo della Policia Nacional e, in un'occasione, è stato usato anche dalla Guardia Civil. Consiste nell'introdurre il capo in una borsa di plastica e stringerla al collo fino a quasi far perdere i sensi.

- Tirate di capelli.
12 persone ci hanno riferito di aver subito violente tirate di capelli (10 uomini e 2 donne).

- Luci aggressive.
26 persone ci hanno riferito che mentre si trovavano in celle di rigore senza finestre mantenevano permanentemente accesa la luce: generalmente era un'illuminazione che si regolava dall'esterno delle celle e in certi momenti emanava una luce più potente che negli altri. E' una pratica generalizzata per gli arrestati da parte della Ertzaintza.

- Privazione del pasto.
2 arrestati (uomini) ci hanno riferito che sono stati privati del pasto durante la loro permanenza in locali della polizia (una volta la Policia Nacional e l'altra la Ertzaintza).

- Sveglia forzata.
10 arrestati ci hanno denunciato che non li hanno lasciati dormire neanche un momento, sia perché gli interrogatori erano continui o anche perché, sebbene li lasciassero restare nelle celle, andavano a maltrattarli continuamente svegliandoli. Due dei prigionieri hanno riferito che alla fine era una lotta costante tra il sonno, la stanchezza e la paura accumulati e si finiva per stare in uno stato che sembrava irreale.

- Impossibilità di vedere.
6 dei prigionieri ci hanno riferito che gli era impedito di vedere. Gli tappavano gli occhi con i loro stessi abiti, con della carta igienica o con una borsa, aumentando in questo modo il disorientamento e la paura di essere indifesi della persona arrestata.
Quasi tutti i prigionieri della Ertzaintza hanno denunciato che, sebbene non gli mettessero nulla che impedisse loro di vedere, non potevano in nessun momento alzare lo sguardo e vedere gli agenti che li stavano interrogando, altrimenti gli urlavano e li picchiavano.

- Minacce.
Questo tipo di tortura psicologica è in aumento: la Ertzaintza, per esempio, è un corpo di polizia che di volta in volta la usa sempre più costantemente, più che quella fisica. La maggioranza dei prigionieri delle prigioniere sono stati fatti oggetto di minacce. Minacce verso i loro familiari sono state riferite da 47 persone (far perdere i lavoro ai loro genitori, distruggergli la famiglia, arrestare membri della loro famiglia o il fidanzato o la fidanzata e fargli le stesso cose che stanno facendo a loro facendoli assistere ...).
Le minacce di esecuzione sono state riferite da 19 prigionieri (tutti uomini). Minacce di essere sottoposti a torture più severe ci sono state riferite da 21 persone: "passiamo al secondo livello e non lo sopporterai: ti torturiamo" (generalmente minacciano di usare "la bolsa", di immergerli nella vasca da bagno con gli elettrodi, indicando i cavi ai prigionieri e facendogli ascoltare l'acqua che scorre dal rubinetto ...). Poi è generalizzato l'uso di minacce di altro tipo, soprattutto quelle che riguardano il trasferimento in prigione degli arrestati e ciò che gli faranno lì se non dichiarano quello che gli stanno dicendo ...

- Finte esecuzioni.
Quattro prigionieri denunciano di essere stati sottoposti a finte esecuzioni con armi da fuoco. A uno di loro dissero che si andava a giocare alla roulette russa, lo hanno obbligato e sedersi sui calcagni, hanno fatto girare il tamburo del revolver e poi hanno fatto diverse volte il gesto di sparare. In un altro momento lo hanno appeso dalla finestra del commissariato minacciando di buttarlo giù.
Gli altri tre arrestati ci hanno riferito che gli avevano puntato la pistola alla tempia. In una delle occasioni arrivò a spaventarsi uno degli stessi poliziotti che partecipavano agli interrogatori.

- Far vedere o sentire torture.
7 degli arrestati denunciano di aver sentito urla di altri arrestati. Uno di loro riferisce anche di aver potuto vedere un altro arrestato in uno stato deplorevole e poi di averlo udito trascinare nelle celle di rigore.

- Insulti e umiliazioni.
La sottoposizione a questo tipo di tortura psicologica è stata denunciata da 21 degli arrestati (uomini e donne): si sono sentiti completamente umiliati e tormentati da insulti, aggressioni verbali ... vedendosi anche obbligati a restare in diverse pose vessatorie. Il corpo di polizia che ha utilizzato più a fondo questo metodo di tortura è la Ertznaitza.

- Urla continue.
44 degli arrestati (5 donne e gli altri uomini) ci hanno riferito che mentre stazionavano nella stanza dove sarebbero stati interrogati erano costantemente sommersi da urla insopportabili. Il corpo di polizia che ha utilizzato di più questo tipo di tortura psicologica è la Ertzaintza: 28 casi contro i 16 della Policia Nacional.

Torturaren Aurkako Taldea - TAT
apdo: 142
20120
Hernani-Gipuzkoa
E-mail: tatortura@euskalnet.net


[ ] Close


http://www.senzacensura.org/