Senza Censura n. 6/2001

[ ] ...raccoglie tempesta!



Altri due comunicati sull'azione contro il Ministro sionista Ze'evi

Comunicato della Brigata "Abu Ali Mustafa"

17 Ottobre 2001

Popolo in lotta,
la nostra battaglia è contro un nemico fascista che non conosce altro se non il linguaggio della forza, del sangue, dell'assassinio e delle minacce; di conseguenza, dobbiamo essere all'altezza della responsabilità e della sfida, oltre che restituire il colpo con maggiore forza.
Dobbiamo rimanere fedeli al sangue dei martiri e di quanti difendono la dignità e i diritti del nostro popolo.
Noi vi assicuriamo che le settimane che verranno saranno piene di sorprese e che i nostri gruppi speciali hanno molte azioni di qualità contro gli assassini del nostro popolo.
Coloro che sono stati in grado di raggiungere e assassinare questo macellaio possono raggiungere i capi del resto dei Fascisti Sionisti che mettiamo in guardia dal provare ad attaccare qualsiasi compagno o combattente palestinese.
Infine, riaffermiamo il nostro diritto di resistere all'occupazione e di resistere al terrorismo organizzato di stato che è esercitato dal governo del terrorista Sharon dal momento che questa resistenza è legittimata e ratificata da norme ed accordi internazionali.
L'occupazione continua e la resistenza continua.
Lunga vita alle braccia del nostro popolo combattente.
Mille saluti ai nostri gruppi speciali
Morte agli assassini del nostro popolo.

Brigades of Martyr Abu Ali Mustafa
Popular Resistance Forces

(Fonte: Jerusalem media communication center)



Comunicato del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina

18 ottobre 2001

Ramallah,
Il significativo colpo portato dall'ala militare del FPLP verso uno dei più razzisti, estremisti, Sionisti simboli del governo Sharon, il Ministro Rehavan Ze'evi, ha prodotto reazioni diffuse ed affrettate nazionali ed internazionali. Molti paesi hanno descritto questa azione come un crimine, un assassinio politico, o un attacco contro gli sforzi per raggiungere la pace nella regione. C'è sempre, comunque, l'altro lato di questa azione, che politici occidentali stanno cercando di ignorare o dimenticare.
L'operazione dell'ala militare del FPLP è una reazione naturale ai continui crimini dell'occupazione israeliana contro il popolo palestinese. Questi possono essere riassunti come segue:
la continuazione dell'occupazione del West Bank e della Striscia di Gaza, ed il rifiuto del governo israeliano a riconoscere i diritti legittimi del popolo palestinese come formulati dalle convenzioni internazionali;
il criminale assedio di città, paesi e villaggi, la distruzione di case e terre; il bombardamento militare sulla popolazione civile; la politica di assassinii e l'umiliazione cui l'intera Palestina è soggetta. Nell'anno passato più di 700 palestinesi sono stati uccisi e 16000 feriti;
le forze di occupazione israeliane e gli stessi loro apparati di sicurezza hanno cominciato la politica degli assassinii politici che ha portato alla morte di oltre 70 palestinesi. Questa politica è un chiaro segno del terrore di stato organizzato;
Israele ha raggiunto un apice nei suoi crimini di colpire leader politici palestinesi quando, il 27 agosto 2001, ha assassinato il leader palestinese e Segretario Generale del FPLP Abu Ali Mustafa. Questo atto criminale ha portato a confrontarsi con un più critico e pericoloso livello. È solo naturale e legittimo per i palestinesi rispondere appropriatamente;
La continuazione della politica di colonizzazione sionista nel West Bank, Gaza e Gerusalemme contraddice tutte le decisioni delle convenzioni internazionali. Il governo israeliano sotto la guida di Sharon(conosciuto per il suo razzismo ed i suoi massacri contro il popolo palestinese a Gaza negli anni settanta ed a Sabra e Chatila nel 1982) è determinato a proseguire le sue politiche razziste e aggressive. Queste politiche hanno come obiettivo l'imposizione delle condizioni umilianti sul popolo palestinese mentre, allo stesso tempo, assicurano l'esistenza dell'occupazione israeliana, malgrado le concessioni offerte dai negoziatori palestinesi. Israele è responsabile, attraverso la sua ingiusta e disumana occupazione, per tutto il sangue versato e le distruzioni;
Il FPLP fa appello a tutte le organizzazioni e gli stati nel mondo per prendere una ferma posizione che domandi la fine della brutale occupazione israeliana.
Non ci può essere sicurezza per nessuna forza che occupa un altro popolo.


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