Senza Censura n. 7/2002

[ ] Eccoci!! il CPA ri-esiste

Il 28 novembre, dopo 12 anni, lo sgombero dell’ex area Longinotti. Ma la migliore solidarietà ad un’occupazione è farne un’altra...!!!

Sabato 22 Dicembre abbiamo occupato la scuola sita in Via Villamagna, in disuso da più di 2 anni e destinata nei piani del comune alla società per azioni Publiacqua. Attraverso l’occupazione e l’autogestione di uno spazio abbandonato e destinato ad un uso privato, affermiamo ancora una volta un’alternativa praticata e praticabile, certo parziale, al modello di società portata avanti dall’amministrazione comunale. Questo modello è basato su privatizzazioni, dequalificazione urbana attraverso i project financing gestiti da lobbies di privati (Fiat, Pontello, Esselunga, Unicoop, Assindustria) che disegnano i quartieri garantendo principalmente i loro interessi particolari di profitto e non certo gli interessi generali, come vuole far credere la giunta, ignora inoltre le innumerevoli proteste che stanno segnando il cammino del centro sinistra a Firenze. La gran parte di queste sono portatrici di interessi generali come la salvaguardia della salute dei cittadini di f! ronte a 10 minuti di treno in meno o come la vivibilità dei quartieri, con rapporti sociali che li rendano vitali, di fronte alla prospettiva di vivere vicino ad un inceneritore o ad un centro commerciale. Rivendichiamo con questo l’uso pubblico e sociale di uno spazio che il comune regala di fatto ad una società per azioni per adesso a maggioranza pubblica, ma preludio alla privatizzazione. Publiacqua, che fa parte di Publiservizi s.p.a., sarà il nuovo gestore delle risorse idriche a Firenze; l’acqua diventerà così un affare gestito dai privati che applicano le regole del mercato e del privato ad una risorsa essenziale e che tuteleranno per primi i loro profitti, portando come in altri casi all’incremento dei costi e al peggioramento del servizio. Come le proteste dei lavoratori stanno a dimostrare, il cambiamento in SPA comporterà inoltre una riduzione del personale sostituendo parte dei lavoratori “garantiti” con lavoro a termine o flessibile.
Chiariamo da subito che non intendiamo mettere in discussione l’uso della palestra da parte dei ragazzi delle scuole medie superiori e di alcune associazioni che svolgono in quella sede attività sportive che non possono svolgere altrove, né vi troviamo incompatibilità con le iniziative del Centro Popolare. Ci chiediamo se anche la palestra sia destinata a Publiacqua.
L’occupazione di Via Villamagna rappresenta la continuità dell’esperienza del CPA all’interno del quartiere di Gavinana, dove negli anni abbiamo svolto le nostre attività sociali, culturali, artistiche, politiche in un progetto condiviso e partecipato da centinaia di persone, giovani e meno giovani, che hanno fatto del Cpa un riferimento cittadino e che speriamo continuino ad essere stimolo per il Cpa stesso e per tutta la città. In 12 anni abbiamo cercato di costruire un legame forte con il quartiere, con iniziative popolari, feste per bambini, con il tentativo di combattere danni sociali come l’eroina non con la polizia nelle piazze ma con un tessuto di solidarietà che ha permesso a tanti di uscirne.

I rapporti con i lavoratori, la solidarietà con i popoli in lotta, il rifiuto della guerra, da sempre patrimonio del Cpa, diventano tanto più oggi necessari, mentre con la scusa del terrorismo si combatte una guerra totale e in Italia si affermano vecchi e nuovi fascismi, che vogliono portarci a sudditi piegati, distruggendo quel poco di stato sociale rimasto dopo l’Ulivo.
Quanto sarebbe stata svilita la nostra esperienza accettando l’offerta del Sindaco. Avrebbe consentito alla giunta di cantare vittoria mentre rovinava il quartiere con il centro commerciale, riducendo noi ad un ghetto normalizzato, dove poter esprimere il nostro disagio sociale, apripista per altre esperienze. Non siamo dei disagiati sociali e pensiamo di dover essere un soggetto sociale che costruisce, che non diventa oggetto da usare a piacimento nei momenti, giornalisticamente, più opportuni. Oltre a questo a dimostrazione della ambiguità e superficialità della proposta non vi erano assolutamente i termini logistici che assicurassero la prosecuzione delle nostre attività sia per dimensione che per la vicinanza di alcune case.
L’amministrazione comunale, dopo lo sgombero, ha tentato con un operazione maldestra di spostare ancora la questione sull’ordine pubblico, strumentalizzando banali episodi ed addirittura consegnando il comunicato del Cpa alla Procura. Non è con questi squallidi mezzi che riusciranno a zittirci, non cadiamo in trappole per polli.

Mentre il Sindaco cerca di fare campagna acquisti con le politiche giovanili, di fatto mero erogatore di denaro pubblico, risalta ancor più come la mancanza di spazi sociali in città sia avvertita e come la risposta migliore a questa necessità sia la ricerca di una pratica e di un progetto che questi spazi li restituiscano al quartiere, alla città, a tutti coloro che condividono una soluzione diversa.

Ringraziamo tutti quelli che finora hanno espresso la loro solidarietà ed in particolare le RdB Sanità per averci ospitato nella loro sede in questo periodo difficile, dimostrando una sensibilità concreta verso le problematiche da noi rappresentate


CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FIRENZE SUD
Via Villamagna 27/a
tel/fax 055 6580479
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