Sequestrato quotidiano Basco
Continua l'offensiva della magistratura contro le strutture politiche basche.

[lancia l'articolo in _blank format]

20 febbraio: il tribunale speciale spagnolo fa sequestrare le sedi di "euskaldunon egunkaria", unico quotidiano in lingua basca. Arrestati su ordine del giudice Juan del Olmo 10 cittadini baschi che collaboravano al quotidiano. I lavoratori del giornale riaffermano il loro impegno per continuare a far uscire un quotidiano in euskara.
Perquisite e sigillate le sedi a Bilbo (Bilbao), Iruna (Pamplona), Gasteiz (Vitoria) e Andoain, e asportata una notevole quantità di materiali e documentazioni del quotidiano.
Gli arrestati sono Xabier Oleaga, già lavoratore del quotidiano sequestrato, attuale responsabile delle comunicazioni della Federazione delle Ikastolas (scuole in lingua basca, pubblicamente riconosciute), Martxelo Otamendi, direttore del quotidiano, Pello Zubiria, direttore del settimanale "Argia" e primo direttore del quotidiano, Iñaki Uria, amministratore delegato del quotidiano, Joan Mari Torrealdai, dirigente dell'impresa editrice, Xabier Alegria, Fermin Lazkano, Luis Goya, vicedirettore dell'emittente radiofonica Herri Irratia, Txema Auzmendi, Inma Gomila. Dopo gli arresti la Guardia Civil ha proceduto alle perquisizioni delle abitazioni degli arrestati, delle sedi di "Euskaldunon Egunkaria" e della Federazione delle Ikastolas.
All'operazione diretta dal tribunale speciale hanno partecipato 300 agenti della Guardia Civil. Secondo la Guardia Civil, "questa vasta operazione corona le indagini condotte dal suo Servizio di Informazione, riguardanti la strumentalizzazione da parte della banda terrorista ETA del quotidiano "Euskaldunon Egunkaria" tramite la società mercantile Egunkaria S.A.".
Durante la mattinata sono state numerose le persone e i rappresentanti politici, sindacali e sociali che si sono recati presso le sedi chiuse di "Euskaldunon Egunkaria" dimostrando la propria solidarietà.. Il direttore del giornale, Martxelo Otamendi, portato via in arresto dalla sede centrale di Andoain dopo la perquisizione è stato salutato fra grida come "Egunkaria avanti!" e "Forza Marcelo!" dai lavoratori radunatisi per tutta la mattina davanti alla sede.
I lavoratori di "Euskaldunon Egunkaria" si sono poi riuniti in assemblea davanti alla sede stessa. Al termine di questa assemblea, hanno riaffermato il loro impegno per continuare a far uscire da domani stesso un quotidiano in euskara "con la testata di Egunkaria o un'altra".
L'operazione condotta dalla Guardia Civil ha portato alla chiusura temporanea del giornale e del suo sito internet, www.egunkaria.com, e del relativo servizio di posta elettronica. Contemporaneamente, l'intervento ha lasciato senza presenza in internet l'azienda di servizi internet in euskara www.plazagunea.org, con i conseguenti danni per numerosi utenti di lingua basca.
Nel frattempo la Guardia Civil ha anche perquisito a Donostia (S:Sebastian) la sede della rivista "Jakin", rivista in euskera legata a uno degli arrestati, Joan Mari Torrealdai, e che si occupa di questioni culturali, dell'educazione e sociolinguistiche.
I lavoratori della rivista bimestrale, fondata nel 1956 e che costituisce un punto di riferimento importante nel modo della divulgazione culturale, si sono trovati faccia a faccia con la Guardia Civil quando si recavano al loro posto e hanno testimoniato di avere assistito all'uscita di agenti che portavano casse.
Rappresentanti di sindacati, partiti politici e organismi che si occupano di lingua basca hanno svolto, questa mattina, una riunione d'emergenza a Andoain. Al termine dell'incontro, il segretario generale di Kontseilua (Consiglio delle organizzazioni sociali in favore della lingua basca), ha annunciato l'indizione di una manifestazione a Donostia (S.Sebastian) per sabato 22 febbraio. Quesa è l'ultima di una serie di operazioni che da tempo stanno prendendo di mira la stampa basca (dalla chiusura del giornale Egin e di radio Egin nel '98 a firma Garzon, fino a quella di Ardi Beltza e l'arresto del suo direttore Pepe Rei circa un anno fa ad opera dello stesso tristemente noto giudice) col solito assurdo teorema accusatorio che accusa gli "obiettivi" di turno di essere terroristi in quanto appartenenti ad ETA. E si inquadra appieno nel pesante attacco che lo stato spagnolo sta sferrando contro tutte le realtà basche dalla recente promulgazione della legge sui partiti che ha messo fuorilegge Batasuna.

[Info tratte da Gara on line del 20/02/2003, www.gara.net/index/P20022003/indexa.php]
Aggiornamento [ultim'ora]:
Dal giorno successivo alla chiusura, 21 febbraio, esce per iniziativa dei lavoratori di Egunkaria un quotidiano in euskara che si chiama Egunero. Nel frattempo, decine di migliaia di persone hanno manifestato sabato 22 febbraio per le strade di Donostia (S.Sebastian) contro la chiusura del Quotidiano [www.egunero.info - www.behatokia.info - www.gara.net]. Si ha inoltre notizia che gli arrestati siano stati pesantemente torturati e che risulti un "tentativo di suicidio" di Zubiria mentre il dirigente di Egunkaria, che ora si trova in ospedale, era nelle mani della polizia spagnola.

SCHEDA: EUSKALDUNON EGUNKARIA

Quotidiano integralmente in lingua basca, che rappresenta un'esperienza unica al mondo. Il 6 dicembre 1990 è uscito il primo numero di "Euskaldunon Egunkaria", il primo quotidiano integralmente in euskara, se si eccettua la breve esperienza di "Eguna", uscito nel 1937. Il progetto era partito dall'iniziativa di Egunkaria Sortzen, che iniziò a realizzare, dal 1989, un'intensa attività per portare avanti la scommessa del quotidiano in euskara e che ha trovato l'indifferenza, quando non il boicottaggio, del Governo Autonomo Basco. Questo boicottaggio è stato aggravato dall'interesse del Governo Autonomo Basco nella competizione interna al mondo della stampa basca attraverso la creazione di un proprio giornale in euskara, che presto cadrà nel dimenticatoio, dopo il successo di "Egunkaria".
Egunkaria Sortzen è stata un'iniziativa promossa da settanta persone di lingua basca. Per completare il progetto, una delle chiavi principali fu la ricerca dei capitali necessari. Così, riuscirono a raccogliere un capitale iniziale di 150 milioni di Pesetas, dei quali metà grazie a piccole donazioni e l'altra metà attraverso la vendita di azioni. Il primo direttore di "Egunkaria" è stato Peio Zubiria, mentre Joxemi Zumalabe ha ricoperto la carica di consigliere delegato e Martin Ugalde quella di presidente del Consiglio di Amministrazione. In capo ad un anno, "Egunkaria" riusciva a vendere 11.200 copie al giorno, che raggiungevano 44.000 lettori. Attualmente, è divenuto un elemento della massima importanza per la normalizzazione politica del territorio basco.

[Scheda tratta dal sito www.baietz.org, Tratto dal Dizionario storico - politico di Euskal Herria, di Iñaki Egaña, edizioni Txalaparta, 1996]

[ ] Torna all'Indice di SC 10 (1/2003)



http://www.senzacensura.org/