SENZA CENSURA N.16

FEBBRAIO 2005

 

Dieci ragioni per dire “no”al progetto costituzionale europeo

 

La Sinistra Indipendentista basca contro l'Europa del capitale

L’Unione Europea sta varando la costituzione europea. In questo periodo si tiene in tutti i territori amministrati dallo stato spagnolo un referendum in merito. Il dibattito è acceso e anche la Sinistra Indipendentista basca è scesa in campo contro questa costituzione, ennesima minaccia tra l’altro all’indipendenza del Paese Basco. Pubblichiamo questo materiale che crediamo rappresenti articolatamente e da differenti punti di vista l’opinione della sinistra abertzale e quindi di una fetta importante della popolazione basca, cogliendo bene quali sono i nodi importanti su cui questo progetto costituzionale sancisce per l'Europa il dominio del capitale. Un materiale interessante anche in funzione della mancanza in Italia di una discussione su questo progetto, e di una qualsiasi opposizione all'esecutivizzazione viene con cui viene fatta passare questa manovra.

Traduzione tratta da “Irabazi Arte! - Solidali con Euskal Herria -Genova” – www.inventati.org/irrintzi

Come Popolo
1 La Carta Magna europea che ci viene proposta afferma che gli stati sono gli unici e veri individui di diritto. La non incorporazione del diritto di autodeterminazione dei paesi condanna le nazioni europee senza stato alla scomparsa o alla loro assimilazione, e trasforma l'Europa in un carcere per i paesi che non dispongono di Stato proprio.
2 Il Testo Costituzionale nega la diversità linguistica e culturale riconoscendo ufficialmente solo le lingue e culture dominanti degli stati membri. Cioè, legalizza la violazione dei diritti linguistici e culturali di milioni di cittadini e cittadine europei.

Come classe
3 Il Testo Costituzionale da approvare nella sua redazione attuale, non garantisce il riconoscimento dei diritti sociali di tutti gli abitanti residenti nel territorio, siano di origine europea o no, non includendo l’ultimo rinnovo della Carta di Torino, cioè diritto ad un impiego degno, diritto a prestazioni sociali, all’abitazione, alla copertura sociale. Il Testo Costituzionale garantisce unicamente i diritti del capitale e dei settori finanziari e della classe imprenditoriale più potente d’Europa.
4 Ugualmente, la Carta Magna nella sua redazione attuale difende il modello di integrazione economica neoliberista, dando la priorità alla privatizzazione di servizi sociali fondamentali: insegnamento, salute, assistenza sociale, energia e acqua. L’unica alternativa reale che propone è quella del settore privato, rinunciando in questo modo all’universalità dei servizi sociali.
5 Il Testo Costituzionale non garantisce la partecipazione cittadina alla sua gestione e controllo, e stabilisce una politica di immigrazione che nega i diritti più fondamentali delle persone immigranti nell’Unione Europea.In realtà stabilisce due categorie di cittadinanza per i residenti nell’Unione, cosa che suppone la negazione degli stessi diritti indipendentemente dal paese di origine per tutte le persone.
6 Nemmeno, il Testo Costituzionale integra la parità di genere, né garantisce l’uguaglianza di diritti tra uomini e donne. Non adotta misure legali destinate a tale fine, per cui regolarizza la discriminazione di genere. E in più, i membri della Commissione diretta da Giscard d’ Estaing hanno collocato la parità fuori dai valori della futura Unione Europea.
7 Il Testo Costituzionale proposto non garantisce né la difesa dell’ambiente, né il diritto ad un ecosistema pulito e salutare per l’insieme della cittadinanza, né il diritto dei consumatori, stabilendo una politica che niente ha a che vedere con uno sviluppo sostenibile che assicuri il futuro dell’ecosistema per le nuove generazioni.

Come democratici e antimperialisti
8 Il Testo Costituzionale risponde a una strategia armamentista e militarista. Ciò significa che irrimediabilmente la spesa militare aumenta a detrimento della spesa sociale, poiché l’avviamento del futuro esercito europeo esigerà un costo miliardario che farà bene solo alle imprese armamentiste. Il suo avviamento intensificherà inoltre il nuovo imperialismo europeo nel mondo, poiché le Forze armate europee dovranno garantire gli interessi delle multinazionali europee attraverso il mondo.
9 Il Trattato Costituzionale concede agli stati dominanti la carta di garanti della sicurezza interna dell’Unione Europea. Lo spazio giudiziario e poliziesco europeo suppone la limitazione delle libertà fondamentali in nome della sicurezza, la giustizia e la libertà. Gli stati impongono il pensiero unico, nello stesso tempo in cui reprimono ogni dissidenza interna europea, a detrimento della democrazia e della libertà di espressione.
10 È evidente pertanto che il Testo Costituzionale stabilisce la politica di difesa preventiva tanto nella sua politica internazionale come interna, una politica continuista di quella promossa dagli USA benché in questo caso patrocinata dalla cupola politica e militare europea. In questo senso, nella cornice del Testo Costituzionale si scommette sul mantenimento della NATO come centro di coordinamento della politica imperialista mondiale, dunque l’esercito europeo manterrebbe una certa autonomia militare.

PER UNA EUROPA ROSSA, VERDE E RESIDENTE

Come popolo
1 Qualunque costituzione europea deve riconoscere il Diritto di Autodeterminazione dei Paesi, unica forma per garantire la sovranità degli stessi. Perciò, il Testo Costituzionale deve incorporare la Carta Internazionale dei Diritti Civili e Politici, come la Carta dei Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1966.
2 Allo stesso modo, il Testo Costituzionale deve incorporare la Dichiarazione Universale dei Diritti Linguistici di Barcellona del 1996, unica maniera di proteggere e promuovere la diversità linguistica e culturale della cittadinanza e dei paesi dell’Europa, e non solamente quello di quanti posseggano un Stato.
3 Qualunque Costituzione deve riconoscere tutte le istituzioni politiche rappresentative dei Paesi e garantire la loro partecipazione diretta tanto nella gestione come nel controllo dell’applicazione delle differenti direttrici politiche.

Come classe
4 Consideriamo che qualunque Costituzione debba garantire i diritti sociali di tutte le persone che risiedono nel territorio, indipendentemente del paese di origine. Per ciò consideriamo necessario una nuova carta di diritti fondamentali che raccolga come minimo l’ultima revisione della carta sociale del Trattato di Torino del 1991 da una prospettiva sociale. Il diritto ad un impiego degno, alla protezione sociale, all’abitazione, alla formazione ed educazione, ai servizi sociali fondamentali come la sanità, alle infrastrutture sociali che consentano alle donne la partecipazione nella sfera pubblica, etc. devono essere garantiti a tutte le persone.
5 Qualunque Costituzione deve proibire tassativamente in tutte le sue attuazioni e normative giuridiche che si proponga la discriminazione di genere e proclamare, e garantire l’uguaglianza di tutti i diritti per tutte le persone. La parità tra uomini e donne deve essere riconosciuta come uno dei valori fondamentali che difenda il Trattato Costituzionale, come la libertà sessuale dei cittadini e cittadine che non potranno essere discriminati nei loro diritti per il loro orientamento sessuale.
6 Qualunque Costituzione deve assicurare l’esistenza di una Corte Suprema, come ultima istanza giuridica, garante di tutti i diritti, individuali e collettivi, raccolti in detto testo.
7 Qualunque Costituzione deve riconoscere il diritto a godere di un ecosistema salutare e alla difesa e protezione della qualità dello stesso per le future generazioni. Nello stesso senso deve garantire una politica integrale e trasversale che assicuri la protezione dell’ecosistema nelle diverse attività economiche e nei mezzi che le stesse utilizzano per portare a termine i loro obiettivi: infrastrutture, no ai progetti di sviluppo selvaggio come il TAV, per esempio, equipaggiamenti, etc. d’altra parte qualunque Costituzione deve disporre di un protocollo che abolisca il trattato di Euratom, e al suo posto, presenti un protocollo per le energie alternative.

Come democratici ed antimperialisti
8 Qualunque Costituzione deve regolare in modo flessibile le distinte formule di democrazia partecipativa, tra esse l’iniziativa legislativa popolare, consultiva ed il diritto di referendum, come proposte che facilitino l’intervento cittadino nei processi di deliberazione e decisione e nel controllo e revoca di incarichi pubblici, esigendo in qualsiasi caso una maggiore trasparenza informativa e l’epurazione immediata dei responsabili di corruzione.
9 Qualunque Costituzione deve respingere tutte le legislazioni ed istituzioni giuridiche speciali antiterroriste, le quali violano sempre i diritti umani più fondamentali. La Carta Magna deve abrogare nel suo contenuto la Convenzione di Schengen, come ogni politica repressiva nell’ambito dell’immigrazione. Respingerà ugualmente tutte le” Liste Nere” individuali e collettive stabilite negli ultimi anni e regolerà il diritto di asilo politico delle persone.
10 Qualunque Costituzione deve creare chiaramente una cornice legale antimilitarista ed antibellicista che garantisca la smilitarizzazione e la denuclearizzazione. Con essa l'Europa smetterebbe di essere membro della NATO ed in conseguenza stabilirebbe una politica estera contraria a qualunque forma di imperialismo o di dominazione nel mondo, per cui sarebbe pienamente contraria alla politica internazionale nordamericana.

Euskal Herria 2004
Sinistra Indipendentista Basca



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