SENZA CENSURA N.16
FEBBRAIO 2005
Campagna di sostegno e solidarietà
Processo per la Manifestazione online contro il business delle espulsioni
  Se le filiali più importanti delle 
  multinazionali che guadagnano con le espulsioni vengono costruite nella rete, 
  anche le manifestazioni si devono svolgere proprio lì.”
  (Dall’appello per la manifestazione online contro la Lufthansa , compagna 
  aerea tedesca, del 20. luglio 2001)
  Il 28. maggio 1999 si doveva svolgere l’espulsione del Sudanese Amir Ageeb. 
  Durante il decollo del volo Lufthansa Ih-558 Amir è stato -legato con undici 
  cavi e con un casco da moto sulla testa – schiacciato e soffocato da tre 
  ufficiali del BGS, la polizia di frontiera federale. L’omicidio di Amir Ageeb 
  è stato il fattore scatenante della campagna “Deportation Class” 
  dell’iniziativa “Kein Mensch ist illegal”
  In seguito la Deutsche Lufthansa AG è diventata oggetto di critiche massicce 
  per il business delle espulsioni. Proteste dei gruppi antirazzisti si sono 
  svolte davanti agli sportelli, nelle agenzie di viaggio e nelle assemblee 
  annuali degli azionisti. Nel marzo 2001 “Kein Mensch ist illegal” e “Libertad!” 
  hanno lanciato l’appello alla manifestazione online allargando in tal modo le 
  proteste alla rete.
  L’appello per questa iniziativa é stato lanciato e appoggiato da circa 250 
  gruppi e individui di gruppi per la tutela dei diritti umani, realtà che 
  lavorano sul diritto di asilo, sindacati e organizzazioni non governative. Il 
  primo appello ha suscitato un vero e proprio media-hype e l’interesse pubblico 
  in questa, almeno per la Germania, nuova forma di protesta è stato enorme. Il 
  20 giugno, il giorno dell’assemblea generale annuale, il Gru (lo stemma della 
  Lufthansa) digitale ha cominciato a vacillare:con un click più di 10.000 
  partecipanti sono riusciti a bloccare temporaneamente il sito di Lufthansa.
  Secondo il pubblico ministero di Francoforte ciò è stato “costrizione” e 
  “invito alla costrizione” e dopo l’annuncio da parte della Lufthansa sono 
  state ordinate perquisizioni contro Libertad il 17. ottobre 2001. Sono stati 
  sequestrati 10 computer e altri supporti per dati, che si trovano nella 
  maggior parte ancora in possesso della polizia di Francoforte. Dopo le 
  perquisizioni molti hanno espresso la loro solidarietà con Libertad! 
  Nel maggio 2004 il pubblico ministero ha proposto un concordato: la 
  cancellazione del processo se l’accusato confessa e rinuncia alla restituzione 
  degli oggetti sequestrati. Libertad! ha respinto questa proposta perché siamo 
  sempre convinti che protesta e resistenza contro il business mortale delle 
  espulsioni siano assolutamente legittime e necessarie.
  Nell’ ottobre 2004 i tre ufficiali del BGS che avevano ammazzato Amir Ageeb 
  sono stati condannati a nove mesi con la condizionale e al pagamento di 2000 
  euro a testa alla famiglia di Ageeb. Basta. L’omicidio di un rifugiato non ha 
  avuto ulteriori conseguenze nè per il Ministero del Interno nè per le 
  personalità di punta del BGS.
  Chiusura ed espulsione. Niente è veramente cambiato in Germania. Giorno per 
  giorno esseri umani vengono sbattuti con violenza in altri paesi perché sono 
  non graditi dallo stato. E mentre il numero dei rifugiati che riescono a 
  superare le frontiere dell’Europa diminuisce ogni anno, ci sono le 
  deportazioni di massa organizzate e finanziate dall’UE. La Fortezza Europa è 
  diventata una realtà. Oggigiorno la sua difesa attiva inizia nel Nord-Africa e 
  nell’ Europa orientale. Nelle periferie dell’Europa vengono costruiti campi di 
  rifugiati con il solo scopo di scoraggiare i rifugiati e di impedire che 
  entrino in Europa.
  Poco prima della manifestazione online il Ministero della Giustizia si è fatto 
  sentire e ha parlato di “computersabotaggio”. Qualche giorno più tardi la 
  Lufthansa ha chiamato l’iniziativa un “danno materiale” e i protagonisti 
  “estremisti”. Alla fine non è rimasto nulla di tutto ciò, nell’accusatoria del 
  pubblico ministero del 28.dicembre 2004 è rimasta solo l’accusa dello “invito 
  alla costrizione”. L’accusato è l’amministratore dei nostri Internet-Domaine 
  www.libertad.de e www.sooderso.de. In realtà si mira a Libertad! e a tutti 
  coloro che hanno partecipato al successo della manifestazione online
  Aspettiamo questo processo con la sicurezza che per la Lufthansa non 
  significherà altro che dire pubblicamente altre cose ridicole più di ciò che 
  già hanno dichiarato prima e durante l’iniziativa stessa.
  Libertà per i prigionieri politici in tutto il mondo.
  
  Libertad!
  http://www.libertad.de
  kampagne@libertad.de
  
  Conto Corrente di solidarietà:
  Förderverein Libertad! e.V.
  numero conto: 
  8020069300, Banca: 430 609 67
  GLS Gemeinschaftsbank
  Causale: Onlinedemo