SENZA CENSURA N.22

marzo 2007

 

5° Symposium contro l’isolamento

La seguente dichiarazione è il risultato del 5° Simposio Internazionale contro l’Isolamento e la Tortura svoltosi ad Atene nel dicembre 2006

 

Presentiamo anche quest’anno la dichiarazione finale dell’iniziativa che si svolge annualmene - nell’anniversario del massacro effettuato, durante la protesta contro le celle di isolamento “Tipo F”, dall’esercito turco nelle carceri nel dicembre 2000 - contro l’isolamento carcerario e più in generale contro tutte le forme di isolamento sociale, politico, internazionale, che mirano a ridurre al silenzio gli individui, le organizzazioni, le nazioni, che non si piegano ai diktat dell’imperialismo e del capitale. Vogliamo sottolineare come nell’iniziativa di quest’anno, a cui hanno partecipato delegazioni da differenti paesi di tutto il mondo, si sia provato, come risulta dal documento che segue, a definire qualche passo concreto per materializzare una collaborazione fra le realtà che hanno partecipato all’incontro.

 

Come partecipanti al 5° Simposio Internazionale Contro l’Isolamento organizzato dalla Piattaforma Internazionale Contro l’Isolamento (IPAI) tenutosi dal 15 al 18 dicembre ad Atene, dichiariamo quanto segue:

1.
Supportiamo attivamente tutti i prigionieri politici del mondo che si oppongono all’imperialismo, nella loro resistenza contro l’isolamento.
Stiamo unendo le nostre lotte contro la politica dell’isolamento, le detenzioni segrete e la tortura, con riferimento speciale alle prigioni sioniste in Israele e nei paesi Arabi, Abu Ghraib, Guantanamo, Bagram e le prigioni in Turchia.
Oggi ci sono più di 10.000 prigionieri politici (provenienti da Palestina, Giordania, Libano, Siria e Egitto) nelle prigioni di “Israele”.

Dichiariamo la nostra solidarietà con Mumia Abu Jamal, con i Move 9, con Leonard Peltier e tutti i prigionieri politici detenuti nel Sud e nel Nord America, e sottolineamo anche il nostro supporto attivo nella campagna per la liberazione dei Cinque Eroi Cubani.

Siamo solidali con la lotta contro l’isolamento nei paesi europei che sono i costruttori delle pratiche di isolamento e che praticano questa politica e quella della dispersione (Germania, Italia, Belgio, Paese Basco, Irlanda, Grecia...).

Nella lotta contro le Prigioni di tipo F in Turchia, 122 persone hanno preso la vita nella resistenza del Death Fast (sciopero della fame fino alla morte), e più di 600 prigionieri politici sono rimasti in vita con gravi problemi di handicap. Lo sciopero della fame dell’avvocato Behiç Asci, di Gulcan Goruroglu madre di due bambini, della prigioniera politica Sevgi Saymaz, hanno raggiunto stadi critici.
Vista l’emergenza della situazione, vogliamo che le loro richieste per la sospensione dell’isolamento vengano accettate immediatamente.

2.
Le cosiddette “Leggi antiterrorismo” e le “Liste Nere” non possiedono alcuna legittimità e sono inaccettabili.
Noi supportiamo tutte le forze e le organizzazioni anticapitaliste, antimperialiste e antifasciste che sono state isolate e dichiarate ‘Terroriste’.
In più siamo d’accordo che bisogna mandare delegati ai relativi processi.
Abbiamo deciso che è necessario provvedere ad un supporto pratico, ad esempio: attività e partecipazione in quei processi messi in piedi grazie alle nuove leggi ‘anti-terrorismo’ che stanno avendo luogo in un paese dopo l’altro e che in Europa hanno avuto luogo in Belgio e Danimarca prima di tutti.

3.
Siamo solidali con i paesi che sono sotto attacco continuo dell’imperialismo o che sono stati occupati (Cuba, Venezuela, Iraq, Palestina, Libano, Afghanistan), contro i crescenti attacchi e i trattati di invasione contro i paesi che non hanno sottoscritto il piano del ‘Progetto del Grande Medio Oriente’ e tutti quelli che si oppongono al cosiddetto ‘Nuovo Ordine Mondiale’.
Dichiariamo la nostra solidarietà con la resistenza in Iraq, Palestina e Libano, e il nostro supporto a condurre azioni per:


12 Luglio, giorno di solidarietà con la Resistenza Libanese;

20 Settembre, giorno di solidarietà con la Resistenza Palestinese;

20 Marzo, giorno di solidarietà con la Resistenza del popolo iracheno e dei popoli del Medio Oriente in generale.


4.
È necessario creare un sito internet per garantire coordinamento e unità tra prigionieri politici e organizzazioni di tutti i paesi. E’ nostro obiettivo garantire ciò, che dovunque c’è repressione e in qualunque paese ci troviamo, la resistenza alla repressione sia coordinata.

5.
Supporteremo attivamente la campagna internazionale di corrispondenza, garantendo comunicazione e coordinamento tra i prigionieri politici di differenti paesi. Per raggiungere questo obiettivo, ci impegneremo nei necessari lavori di traduzione.

L’imperialismo usa l’isolamento come arma nella sua lotta contro i popoli. Come conseguenza di ciò, noi sosteniamo l’idea di creare un fronte antimperialista, un’unità antimperialista, in opposizione all’aggressione imperialista e ai crimini contro l’umanità in tutto il mondo.

Atene, 18 Dicembre 2006.



http://www.senzacensura.org/