SENZA CENSURA N.22

marzo 2007

 

L’attacco dell’ambasciata USA ad Atene: comunicato del gruppo «Lotta Rivoluzionaria»

Pubblichiamo la primissima parte della traduzione del comunicato del gruppo: «Lotta Rivoluzionaria» (EA, Epanastatikos Agonas), relativo all’attacco del 12 gennaio 2007 contro l’ambasciata statunitense ad Atene, apparso in Grecia su numerose fonti di informazione e “scaricabile” integralmente dal sito:www.senzacensura.org nella versione telematica della rivista di questo numero.
Riteniamo utile la sua pubblicazione, vista la disonestà intellettuale dei media italiani tutti che si sono ben guardati dal riportare il punto di vista di chi aveva condotto l’attacco, senza però astenersi dal commentarne «le gesta» e «il profilo».
Inoltre ci sembra comunque interessante veicolare le valutazioni compiute da questi compagni soprattutto ristetto alla situzione del «Medio-Oriente», visto il loro punto di vista mediterraneo privilegiato, e il ruolo giocato sia dagli USA che dall’Europa, tra cui la Grecia, nella «Guerra al terrorismo».
Dalle scarse notizie apparse sappiamo che «Lotta rivoluzionaria» è attivo dal 2003 e ha rivendicato 7 azioni: nel settembre 2003 attaccò il Tribunale di Atene, nel maggio 2004, fece esplodere un ordigno, presso il commissariato di polizia di Kallithea (Atene), appena tre mesi prima dell’inizio delle Olimpiadi. Nel 2006 ha compiuto altre due azioni. In giugno una bomba fu fatta esplodere presso l’abitazione del ministro della Cultura Yorgos Voulgarakis, già titolare del dicastero dell’Ordine pubblico, mentre nel dicembre era stato attacato il ministero dell’Economia, che si trova nel centro di Atene.

«Il 12 Gennaio 2007 alle ore 06:00 Lotta Rivoluzionaria ha compiuto un attacco con un RPG contro l’ambasciata americana ad Atene, ridicolizzando tutte le severe misure di sicurezza sia degli Americani che della Polizia. L’azione è la nostra risposta alla guerra criminale contro il «terrorismo» che gli USA hanno scatenato in tutto il pianeta con l’aiuto degli stati-complici. E’ la nostra risposta alla guerra che gli assassini Americani e i loro seguaci portano avanti in Irak e Afghanistan, al bombardamento della Somalia, alle nuove guerre che sono pronti ad innescare per imporre il Nuovo Ordine Mondiale. E’ una risposta per la loro politica in Palestina e Libano, poltica che punta all’eliminazione di ogni resistenza. E’ una risposta per i prigionieri di Guantanamo, per tutti i detenuti - ostaggi della guerra «antiterrorista». Infine, è un saluto per tutti coloro che combattono contro l’installazione di un regime del nuovo ordine mondiale, dal Iraq, al Libano, dala Palestina e alla Nigeria fino all’ America Latina e l’Europa.

La nostra azione era un intervento politico centrale rispetto al ruolo che lo stato greco ha nella guerra contro il «terrorismo», e ha messo in risalto la subalternità del governo alla politica degli USA. Questo si dimostra dal fatto che la schiava degli americani Bakoianni [Dora Bakoianni, ministra degli Esteri ellenica, NdC] - ha seguito ansimando anche l’archipraetor Polidoras [Vyron Polidoras, ministro greco della Pubblica Sicurezza, NdC ]- ha corso per porre le sue scuse a Ries [Charles Ries, amabsciatore americano ad Atene, NdC], promettendogli che il governo farà tutto il possibile per far luce su questo attacco ma anche per prevenire conseguenze negative, e che in ogni caso questo attacco comporterà sul fronte contro il «terrorismo», rispetto al ruolo che lo stato greco ha come alleato «strategico» degli USA a livello politico, ma anche per le sue conseguenze economiche negative. [...]»



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