SENZA CENSURA N.25

marzo 2008

 

L’AGGRESSIONE CONTINUA
Le principali mosse della repressione negli ultimi quattro mesi


Mentre si susseguono quotidianamente cariche e violenze poliziesche, arresti e occupazioni militari dei quartieri, processi e torture da un lato, demo, lotte e sabotaggi dall’altro, alcuni fatti salienti hanno marcato negli ultimi mesi l’azione della sinistra indipendentista basca e l’attacco contro di essa.

OTTOBRE ‘07
21 - Il Tribunale Supremo spagnolo sentenzia sulle – così dette dai servizi segreti stessi – “detenzioni preventive”: confermata la tesi della polizia, utilizzando le “prove” estorte sotto tortura per condannare gli accusati. La sentenza pone un freno all’accusa di “collaborazione con banda armata”, affermando che per applicarla“non basta la mera disposizione a collaborare”. 10 persone devono finire di scontare la condanna, dopo anche 3 anni di detenzione preventiva; ancora 85 persone in attesa di sentenza. Gli accusati secondo un alto dirigente della “lotta anti-ETA” erano stati arrestati “prima di unirsi alla banda” per “creare fastidio” nell’ambiente indipendentista e “smobilitarli in massa”.
30 - Il tribunale Superiore di Giustizia decide di aprire un procedimento contro Arnaldo Otegi, Pernando Barrena, Juan José Petrikorena, Rufi Etxeberria e Olatz Dañobeitia, leader e dirigenti di Batasuna, per “disobbedienza” all’ordine di non esercitare attività politica, e contro Juan José Ibarretxe, presidente del PNV e del Governo basco, e Patxi López e Rodolfo Ares, dirigenti del PSE, come collaboratori necessari al reato. All’origine della paradossale iniziativa, alcune riunioni fra i 5 dirigenti di Batasuna e i 3 rappresentanti dell’occupazione spagnola.
30 - Donostia –Arrestati 7 giovani per kale borroka, la lotta di strada, con l’accusa di essere “dirigenti” di Segi. “Prove” alcuni volantini contro il TAV e alcuni DVD di Segi. Occupata dalla polizia la città vecchia.

NOVEMBRE ‘07
7 - Donostia - La polizia occupa ancora la città per arrestare altri 4 giovani, accusati di essere “dirigenti di quartiere” di Segi; 20 perquisizioni anche contro herriko tabernas, i punti di ritrovo dei giovani baschi. Gli arrestati sono stati posti in isolamento. La polizia sostiene con questi 7 + 4 arresti di aver “disarticolato Segi”.
10 - Liberati gli ultimi 4 arrestati per Segi, che sono stati costretti con la violenza ad alcune “confessioni” e poi accusati anche di “strage terrorista”.
11-12 Getxo - La ertzainza, polizia autonomica basca, disattiva 2 ordigni; 20 ore dopo uno dei due esplode in mano a un poliziotto che viene ferito.

DICEMBRE ‘07
1 - 39 arresti contro i militanti di numerosi organismi d’informazione politici, sociali, culturali della sinistra indipendentista processati nel maxiprocesso 18/98. Le condanne non sono ancora pubbliche. Oltre 5.000 in 23 demo immediate. Numerosi gli attacchi e i sabotaggi.
1 - Capbreton - Militanti di ETA eliminano un poliziotto spagnolo e ne feriscono un 2°, che morirà dopo qualche giorno. I 2, appartenenti a corpi speciali, erano impegnati in una presunta operazione contro ETA assieme ai servizi segreti francesi.
2 - Bilbo - Migliaia alla demo nazionale contro gli arresti del 18/98.
4 - 15 giovani arrestati a Madrid mentre andavano a presentarsi al tribunale “antiterrorismo”, l’Audiencia Nacional. Erano ricercati dall’operazione di Donostia contro Segi. Demo di protesta in varie città basche.
4 - Incarcerati 33 dei 39 arrestati per il processo 18/98, 6 in libertà dietro cauzione.
5 - 8 dei 15 arrestati a Madrid sono stati trasferiti in carcere con l’accusa di “banda armata” e “danni terroristi”, 7 sono stati liberati.
11 - Inviato in prigione in isolamento Gorka Lupiañez, secretati gli atti. Arrestato 5 giorni fa, Gorka ha subito e poi denunciato pesanti torture.
14 - In un comunicato in cui rivendica 5 azioni armate fra cui quella di Capbreton, ETA afferma che “continuerà ad agire contro tutte le forze e apparati repressivi spagnoli in qualsiasi luogo”, che “ha individuato attuazioni del terrorismo di stato” e che “risponderà”.
16 - Sestao - Attentato di ETA al tribunale, grossi danni. L’azione annunciata con 40 minuti di anticipo per permettere l’evacuazione degli hotel della zona.
19 - Rese pubbliche le condanne del processo 18/98. 47 condannati a un totale di 525 anni di carcere, condanne fino a 24 anni, anche oltre le richieste del PM.
23-24 Balmaseda - Annunciato con 50 minuti di anticipo un attentato di ETA a una sede del PSOE.

GENNAIO ‘08
1 - ETA rivendica gli attacchi al tribunale di Sestao e alla sede del PSOE di Balmaseda.
6 - Arrestati con l’accusa di appartenenza a ETA Igor Portu e Mattin Sarasola. Igor è poi stato trasferito nell’unità intensiva dell’ospedale di Donostia per le torture subite. Mattin viene torturato in isolamento.
23 - 8 giovani arrestati per kale borroka dal giudice Grande Marlaska, nessuna accusa concreta, 6 incarcerati per appartenenza a Segi, tutti hanno subito maltrattamenti. Proibite le demo di protesta, strade occupate dalla polizia autonomica.
29 - La procura presenta alla Corte suprema la domanda per l’illegalizzazione di EHAK, Partito Comunista delle Terre Basche. Tra le misure richieste la proibizione di presentare candidature alle elezioni del 9 di marzo e il sequestro dei conti.

FEBBRAIO ‘08
4 - Berriozar - Arrestati per ordine di Garzón il dirigente di Batasuna Pernando Barrena, l’unico rimasto libero dopo gli arresti del 4 ottobre scorso, e Patxi Urrutia. Sono accusati di “appartenenza ad organizzazione terroristica e reiterazione di reato per continuare ad agire a nome di Batasuna”. Le accuse si basano sulle conferenze e iniziative pubbliche in cui gli arrestati avevano parlato recentemente. La polizia non è riuscita invece ad arrestare Unai Fano, accusato analogamente e irreperibile.
5 - Il giudice Baltasar Garzón accusa di collaborazione con “ETA-Batasuna” il presidente e 2 appartenenti a EAE-ANV, Azione Nazionalista Basca. E’ la premessa giuridicamente necessaria per illegalizzare lo storico partito basco.
6 - Garzón accusa di collaborazione con organizzazione terrorista e associazione illegale anche il presidente e 2 membri di EHAK, costruita la premessa di cui sopra.
8-9 Garzón illegalizza EHAK e ANV, aprendo un procedimento contro 38 persone, varie delle quali già arrestate lo scorso 4 ottobre, per “integrazione in associazione terrorista”, e contro altre 7 per “collaborazione con associazione terrorista”. Sostiene che ETA ha “preso il controllo” di ANV e EHAK. Nonostante il parere negativo del tribunale supremo sulla tempistica dei provvedimenti, è già esecutiva la chiusura di tutte le sedi e la sospensione per 3 anni delle attività. Migliaia di persone improvvisano varie demo contro l’illegalizzazione.
9 - Donostia - Vietata la demo contro la provocatoria presenza di Zapatero in città. Migliaia di manifestanti hanno contestato il presidente spagnolo, sostenendo numerose cariche della polizia con gas e pallottole di gomma.
10 - Bilbo - Demo nazionale -vietata dalla magistratura- in favore di un contesto democratico. La polizia tenta di impedire la protesta, ottenendo solo la diffusione della stessa per tutta la città. Blocchi stradali, cariche e 4 arresti.
11 - Garzon ordina l’arresto per “banda armata” di 14 rappresentanti della sinistra abertzale poche ore dopo la convocazione da parte di alcuni di essi di uno sciopero generale contro la repressione “politica, giudiziaria e di polizia”. Fra gli arrestati Karmelo Landa, che aveva sostituto l’ultimo portavoce di Batasuna, Pernando Barrena, arrestato pochi giorni fa. Migliaia di persone danno vita a 33 demo di protesta.
14 - Sciopero generale convocato da Batasuna, Movimento pro Amnistia e sindacato LAB, contro lo stato di eccezione imposto da Madrid. Oltre 40.000 persone alle demo; molte iniziative attaccate dalla polizia, almeno 20 arresti e 25 feriti ricoverati, ondata di sabotaggi e attacchi, numerosissimi i blocchi stradali nelle città e nelle zone industriali, paralizzate la metro di Bilbo e le ferrovie basche e spagnole.

[Fonti: www.gara.net , www.askapena.org]



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