SENZA CENSURA N.27

novembre 2008

 

Giornate internazionaliste 2008

Solidarietà da tutto il mondo per Palestina, Colombia, Paese Basco, e per tutti i popoli in lotta

 

Pubblichiamo il materiale apparso sul primo numero di “BOGA!”, il nuovo bollettino quindicinale dell’associazione interazionalista basca “Askapena”, sull’edizione 2008 delle “Internazionalista Eguna”, le “Giornate Internazionaliste” che si ripetono ogni anno nel Paese Basco; cercando ogni anno di condividere con realtà di tutto il mondo nuovi progetti per la solidarietà internazionalista. L’iniziativa, che si è tenuta a Elorrio, è stata caratterizzata anche dall’annuale riunione internazionale dei comitati EHL, Euskal Herriaren Lagunak. Possiamo dunque farci un quadro del contesto in cui si inserisce il lavoro degli EHL.
 

“Boikotak Piztuz, Elkartasuna Eraiki!”, “Estendere il Boicottaggio, Costruire la Solidarietà! “: dalle prime Giornate Internazionaliste, già 20 anni fa, abbiamo sempre scelto una parola d’ordine, un’idea, un paese o una lotta che vogliamo protagonista delle stesse. Così, lo slogan per le giornate internazionaliste del 2008 è stato: “infiammando i boicottaggi, costruiamo la solidarietà”, rispondendo al lavoro che Askapena, insieme ad altre organizzazioni di Euskal Herria, sta realizzando per la socializzazione ed estensione delle campagne ‘Israeli boikot’, boicottaggio a Israele, e ‘Euskal Herriak Cocacolari EZ’, NO di Euskal Herria alla Coca Cola.

Perche?
La campagna di boicottaggio a Israele risponde all’appello di più di 170 organizzazioni della società palestinese che si rifanno alla campagna di boicottaggio che, soprattutto nel decennio degli ‘80, si realizzò contro lo stato razzista del sudafrica e la sua politica di Apartheid. Dopo 60 anni dall’imposizione dello stato di israele, l’oppressione, occupazione e apartheid contro la Palestina non cessa di crescere; tuttavia, a livello internazionale Israele (al di la di puntuali squalifiche) mantiene relazioni politiche, economiche, accademiche, sportive e di ogni tipo con totale ‘normalità’.
Da un altro lato, il sindacato Sinaltrainal della Colombia è da due decenni che lotta contro varie multinazionali che, in complicità con lo stato colombiano e con l’utilizzo dei paramilitari, ostacolano, obbligano a fuggire e ammazzano sindacalisti in Colombia. I lavoratori e lavoratrici di Sinaltrainal decisero di scontrarsi e denunciare queste multinazionali e specialmente la Coca Cola, essendo il 22 Luglio dichiarato dal Forum Sociale Mondiale del 2002 giornata mondiale contro la Coca Cola.
Per Askapena questa campagna di boicottaggio simbolizza la lotta per la giustizia e la pace in Colombia, la solidarietà internazionalista per aiutare ad aprire la porta alla Nuova Colombia e una maniera per dire no all’imperialismo delle multinazionali e degli stati ‘gendarmi.’ (Senza dimenticare, chiaro, che inoltre Coca Cola ha rubato terre ed acqua a delle comunità in India, in Chiapas, e altri paesi del mondo, oltre ad aver assassinato sindacalisti in Guatemala.

Che lavoro si è realizzato nelle Giornate?
A parte le conferenze, feste rivendicative, mobilitazioni e diverse riunioni per la socializzazione delle campagne, bisogna sottolineare gli impegni che diverse organizzazioni di distinti ambiti hanno preso riguardo alle due campagne di boicottaggio. Nell’iniziativa ‘Israeli boikot’ sono da sottolineare gli impegni che si sono presi per l’approvazione di mozioni nei municipi a livello istituzionale. In queste mozioni si dichiara ‘non gradito’ Israele e si decreta di non avere nessun tipo di relazioni economiche, politiche, istituzionali o culturali con esso. Erano già 6 i comuni di Sakana (Navarra) che avevano approvato questa mozione e nelle Giornate si sono ottenuti impegni per produrre mozioni simili in decine di comuni di tutta Euskal Herria. Inoltre diversi musicisti, sportivi, bertsolaris, professori e artisti hanno presentato il manifesto ‘elkartasunez’ che risponde all’iniziativa ‘PACBI’ (www.pacbi.org) per il boicottaggio culturale e accademico di Israele.
In quanto al settore studentesco e giovanile anche qui si sono compiuti dei passi per socializzare la lotta contro qualunque tipo di espressione israeliano-sionista e presi impegni per chiudere le porte ad Israele in ambiti come quello accademico e giovanile. Tutta questa campagna si trova su www.israeliboikot.org.
Da questo stesso settore si sono presi impegni per continuare a tirar via la Coca Cola da istituti, università e centri sociali, come da più di 50 bar, locali, etc di Euskal Herria e decine di “comisiones de txosnas” (bar popolari nelle feste paesane), che hanno deciso di dire ‘No’ a Coca Cola (si veda a proposito www.cocacolariez.org).
Siamo sicure di stare compiendo passi nella direzione corretta: le campagne di boicottaggio oltre a rispondere solidalmente alle necessità esposte da paesi fratelli nella lotta antimperialista, sono un attrezzo insuperabile per impregnare di internazionalismo tutti i settori, ambiti e organizzazioni del movimento popolare basco. In questo modo si potrà riuscire ad attivare i settori più impegnati nella solidarietà internazionalista e così aiutare più effettivamente la Palestina, Colombia, Messico, WallMapu, Libano, Venezuela, Cuba,...

“Euskal Herriaren Lagunak”
Amiche/i di Euskal Herria è l’altra faccia della medaglia. La solidarietà in andata e ritorno. In euskara ‘solidarietà’ si dice ‘elkartasuna’ che tradotto letteralmente significherebbe ‘virtù/sentimento di e per entrambi.’ Vale a dire che non può essere intesa “unilateralmente”.
Più di 20 “amici e amiche di Euskal Herria” hanno partecipato all’Internazionalista Eguna, le giornate internazionaliste. Hanno tenuto conferenze, diverse riunioni con movimenti e organizzazioni sociali e politiche, e inoltre si sono riuniti fra loro per condividere e valutare il lavoro realizzato, e pianificare il prossimo ‘corso politico’.
Senza dubbio, la solidarietà verso Euskal Herria è in un buon momento di salute. Sempre più amici e amiche di Euskal Herria comprendono le chiavi del conflitto che si vive in questo paese: il non riconoscimento di una nazione e dei suoi diritti, e la continua repressione di qualunque iniziativa che tenti la costruzione nazionale in chiave socialista.
A Elorrio hanno partecipato amiche e amici della Castiglia, Països Catalans, Portogallo, Parigi, Olanda, Irlanda, Italia, Germania, Canada e Canarie. Durante le conferenze hanno mostrato nel Paese Basco le immagini della seconda Settimana di Solidarietà con Euskal Herria, nella quale si erano mobilitate più di 2.000 persone in 25 diverse città; e hanno riaffermato il loro impegno di continuare a lavorare in solidarietà con il Paese Basco, al di sopra di intossicazioni e tentativi di criminalizzazione.
Va fatto emergere, inoltre, che date le Giornate Internazionaliste, il sindaco del X° municipio di Roma (con circa 200.000 abitanti) ha inviato una lettera di solidarietà per i sindaci e consiglieri comunali della sinistra indipendentista basca che sono stati privati dei loro legittimi incarichi, oltre a denunciare che mediante la repressione non può risolversi un conflitto politico. E ha inoltre espresso la propria solidarietà coi sindaci di Mendexa, Aulesti e Hernani che aveva avuto l’opportunità di conoscere in un giro di conferenze e contatti che avevano realizzato in Italia.
Potete leggere più notizie sulle Giornate Internazionaliste in: http://www.askapena.org/jardunaldiak08
In Euskal Herria c’è sempre più gente cosciente che questo paese ha buone e buoni amici nella buona e cattiva sorte. Ricevere la vostra solidarietà e la vostra tenerezza ci emoziona e ci dà coraggio per proseguire.


JoTaKe irabazi arte!
Hamaika herri, borroka bakarra!
(Lottare duro fino alla vittoria! Molti popoli, una sola lotta!, NdT)

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