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    Dichiarazione dell’ACTUS/PRPE sull’avanzata 
    militare vittoriosa dei patrioti resistenti dell’UFR sul fronte est 
    Dopo 72 ore si annuncia lo 
    sfondamento delle linee di difesa dell’Armata del Governo del dittatore 
    Idriss Deby da parte delle inarrestabili forze dell’Unione delle Forze della 
    Resistenza (UFR) dirette da Timane Erdimi. 
    Il nostro partito, l’Azione Ciadiana per l’Unità e il Socialismo/Partito 
    Rivoluzionario Popolare ed Ecologico (ACTUS/PRPE) esprime la sua più grande 
    soddisfazione e il suo totale sostegno per questo primo passo verso la 
    liberazione delle masse popolari Ciadiane, sottomesse da più di diciannove 
    anni al potere assoluto del tiranno del palazzo rosa. Riaffermiamo la nostra 
    adesione all’UFR. 
    L’immensa miseria in cui il nostro paese é caduto per mano del 
    Generale-Presidente Deby, nonostante l’incasso di 1.500 miliardi di FCFA di 
    entrate petrolifere in meno di cinque anni e le migliaia di ciadiani 
    assassinati (più di 25.000 secondo le Associazioni dei Diritti Umani), sono 
    ragioni sufficienti e giustificabili per il nostro popolo e il suo braccio 
    armato, l’UFR, per ricorrere alla lotta armata per mettere in condizione di 
    non nuocere il dittatore. La legittima difesa riconosciuta agli altri popoli 
    del mondo deve essere riconosciuta anche al Ciad. 
    Nell’Aprile 2006 il fronte unito per il cambiamento (FUC) del Capitano 
    Mahamat Nour e nel Febbraio 2008 il Comitato Militare Unificato (CMU) 
    diretto dal generale Mahaat Nouri, allora bracci armati del nostro popolo, 
    erano arrivati fino alla capitale di N’ Djaména. Il potere vacillante del 
    dittatore Déby é stato a due riprese salvato in extremis dall’intervento dei 
    militari delle Armate francesi (Cf. La Croix del 7 febbraio 2008). 
    Esprimiamo seri dubbi e scetticismo sulle dichiarazioni rilasciate dal 
    portavoce del Ministro francese degli Affari Esteri, Mr Eric Chevallier: 
    “Non é assolutamente previsto da questi accordi che si abbia un intervento 
    operativo delle forze francesi” (Da: Rfi del 06.05.2009). Effettivamente il 
    Ministro Bernard Kouchner in visita ad Abidjan nel 2008 aveva esposto 
    propositi simili durante l’avanzata delle truppe CMU verso N’Djaména. Alcuni 
    giorni dopo secondo La Croix ci fu l’intervento del Commando delle 
    operazioni (COS) dell’Armata Francese che ha decimato la colonna della 
    resistenza ciadiana. Un ulteriore crimine dell’imperialismo francese contro 
    il nostro popolo, imponendogli una delle dittature più cruente del 
    continente africano. 
    Secondo il portavoce aggiunto della comunicazione dell’UFR, il Dr Ali Ordjio 
    Hemechi, i patrioti resistenti procedono in modo positivo e favorevole: “Le 
    forze dell’ UFR proseguono verso A- Timan. Le forze dell’ UFR continuano 
    l’avanzata per il controllo totale delle principali città del Ciad. 
    L’obbiettivo annunciato é di prendere N’Djaména. 
     
    Tenendo conto di ciò che si é detto, il nostro partito, l’ACTUS-PRPE, chiede 
    immediatamente: 
     
    1- Al governo francese di astenersi da qualsiasi intervento militare 
    diretto, reso abituale dall’operazione sparviero, forte di 1150 uomini in 
    Ciad, o tramite l’ingerenza indiretta per mezzo delle missioni ONU in Ciad e 
    in Centro-Africa (Minurcat) a cui solamente la Francia fornisce 800 uomini. 
    La presenza di truppe francesi in Ciad, che hanno sempre contribuito al 
    mantenimento dei regimi dittatoriali contro la volontà del nostro popolo, ha 
    portato il nostro partito, l’ACTUS-PRPE, a esigere da numerosi anni la 
    chiusura incondizionata di tutte le basi militari francesi in Ciad. La 
    presenza di queste basi francesi in Ciad non ha mai contribuito alla nascita 
    dei presupposti necessari per dare avvio ad una reale Democrazia. 
     
    2- Alla comunità internazionale (UA, UE, e l’ONU) di non eludere il vero 
    problema centrale riguardo la lotta armata in Ciad, a scapito di quello del 
    Darfur. L’UFR é un’emanazione, é il braccio armato della rivolta di un 
    popolo contro la dittatura del Generale Presidente Déby. La resistenza 
    contro il tiranno é scoppiata negli anni ‘90 con la nascita di diversi 
    movimenti armati (MOSONAT, FARF, MDIT, MDRP, TELSSI) diretti da cittadini 
    ciadiani, molti dei quali fino a poco tempo prima erano quadri civili, 
    diplomatici e Ufficiali dell’armata ciadiana. Contrariamente alle fallaci 
    argomentazioni di Déby, i Combattenti della resistenza nazionale dell’ UFR 
    non sono mercenari sudanesi ma patrioti ciadiani. Mentre é noto che il MJE, 
    il movimento ribelle sudanese del Darfur, diretto dal Dr Khalil Ibrahim, é 
    stato creato nel 2003 dallo stesso dittatore Déby per aggredire il Sudan. (Cf. 
    Intervista del mercenario a RFI 20 ottobre 2000) 
     
    3- Alla comunità internazionale di riconoscere la pericolosità del regime 
    dittatoriale, instaurato dal Generale-Presidente Déby, per il popolo del 
    Ciad e per questa sotto-regione dell’Africa, e in particolare la sua 
    implicazione e l’aggravamento del conflitto in Darfur. La previa esistenza 
    della resistenza Ciadiana e la recente creazione del MJE ne sono delle prove 
    inconfutabili. 
     
    Il nostro partito, l’ACTUS-PRPE non risparmierà alcuno sforzo per apportare 
    il proprio modesto contributo alla lotta intrapresa dall’UFR per liberare il 
    nostro Popolo dalla tirannia di Déby. 
    Onore agli eroici combattenti dell’UFR per un Ciad libero, democratico, 
    prospero e di giustizia sociale.  
     
    7 Maggio 2009 
    Per l’Azione Ciadiana per l’Unità e il Socialismo 
    Partito Rivoluzionario Popolare e ecologico (ACTUS-PRPE) 
    Il Segretario Generale Dr LEY-NGARDIGAL Djimdoum  |