MUMIA ABU-JAMAL : MATERIALI DELLA CAMPAGNA INTERNAZIONALE (1998/99)

UNA DICHIARAZIONE DI MUMIA ABU-JAMAL DAL BRACCIO DELLA MORTE

Mumia Abu Jamal

Ancora una volta, la più alta corte della Pennsylvania ci ha mostrato la migliore giustizia che il denaro del FOP può comprare.

Ignorando le ragioni del diritto, i loro precedenti e fondamentalmente la giustizia, sono ritornati sulla stretta mortale.

Nei loro echi della logica torturatrice del giudice Albert Sabo, hanno riflettuto una impressionante fedeltà all'ufficio del procuratore distrettuale.

Se è giusto avere un tribunale che in parte viene effettivamente finanziato dal FOP - e anche una giustiza che può essere duplice un giorno in un modo e un giorno in un altro - allora l'imparzialità è solo una parola vuota come "giustiza".

Per parafrasare il giudice Sabo, è "solo un sentimento emotivo".

Negli ultimi mesi la Suprema Corte della Pennsylvania ha confermato delle condanne a morte in casi dove una imparziale lettura delle trascrizioni o delle dichiarazioni avrebbe provocato una onesta affermaizone che tutto è possibile.

Hanno ignorato tutte le prove di innocenza, trascurato le chiare prove di corruzione della giuria e gettato un occhio mortale sull'inutilità degli avvocati della difesa.

Quello che hanno fatto nel mio caso è pari alla loro condotta.

Questa è una decisione politica, pagata dal FOP sulla scia delle elezioni.

È un regalo di una Notte Brava di una corte che ha il talento per il macabro.

Mi dispiace che questa corte non abbia preso una decisione dal lato giusto della storia.

Ma non ne sono sorpreso.

Ogni giorno la nostra nazione ha imboccato un bivio nella strada che riguarda la razza, ha scelto di prendere il cammino dei compromessi e dei tradimenti.

Il 29 ottobre 1998, la Suprema Corte della Pennsylvania ha commesso un crimine collettivo: ha condannato il processo di diritto, ha strangolato i processi giusti e violentato la giustizia.

Anche dopo questo gioco di prestigio io rimango innocente.

Una corte non può far diventare colpevole un uomo innocente.

Ogni decisione fondata sulla ingiustiza non è giustizia.

I retti che combattono per la vita, la libertà e la giustizia possono solo continuare.

SCI-Greene, Waynesburg, PA 31 ottobre 1998.

Mumia Abu Jamal