RICEVIAMO
& PUBBLICHIAMO - PRESENTAZIONE DEL CENTRO DI DOC. K.A.P.P.A. |
NOTA RIGUARDANTE QUESTA SEZIONE:
Questa sezione del sito raccoglie
quei materiali pervenuti alla rivista e che la Redazione ha deciso di
non pubblicare ma di mettere comunque a disposizione di chi ne fosse interessato,
indipendentemente dalla condivisione dei contenuti, di cui solo gli autori
indicati sono responsabili.
PRESENTAZIONE DEL CENTRO
DI DOCUMENTAZIONE K.A.P.P.A.
Viviamo nella fase storica in cui i limiti del modo di produzione capitalistico
sono più pressanti; il capitalismo ha sostanzialmente portato a
termine la sua espansione economica sul mondo; è riuscito a trasformare
tutto in merce, internazionalizzando i capitali ad un livello mai toccato
in precedenza; ha reso le masse del Sud e del Nord del mondo un immenso
serbatoio di forza lavoro impiegata (e impiegabile) a ritmi di sfruttamento
bestiale o a livelli di precarizzazione diffusa e programmata, attaccando
contemporaneamente i diritti conquistati dalle masse popolari nel secolo
appena finito.
La crisi economica in cui siamo immersi ha svelato a milioni di coscienze
non soltanto le ingiustizie e le contraddizioni, ma la precarietà
organica del capitalismo. Sotto i colpi delle bombe della NATO si è
sgretolato il castello di illusioni e di miti di un capitalismo dal volto
umano: il potere trainante del profitto, la celebrazione del consumismo
individuale, la panacea del libero mercato e della concorrenza, idee-guida
dello sviluppo capitalistico, non hanno resistito alla sua logica deriva
neo liberista. Dietro la disponibilità, tutta verbale, ad aggiornare
le politiche di riforma e dello sviluppo, il “realismo” dei
burattinai di professione ha mascherato (e continua a farlo) la tutela
degli interessi costituiti, pietrificando il diritto di milioni di sfruttati
ad un’esistenza migliore. Riservandosi di sfoderare spettacolari
manifestazioni di forza quando la ricerca di una via di fuga si scontra
con l’idillio dei potenti. Non vi è differenza se ad esserne
colpiti sono immigrati clandestini o no-global, pacifisti o anarchici,
lavoratori in sciopero o comunisti. Una delle tante parole d’ordine
è infatti REPRESSIONE. Locale o globale la repressione accompagna
l’affermarsi del nuovo ordine mondiale; forza tempi, luoghi, culture,
perché dove nulla può la propaganda, di più possono
il controllo e la coercizione.
Per le istanze rivoluzionarie un sottile spazio resta ancora aperto, uno
spazio angusto di volontà e di fiducia nell’uomo, nella solidarietà,
nella possibilità di pervenire ad una condizione umana diversa,
ad una realtà non più sottomessa ai meccanismi sterili e
freddi della logica capitalistica del profitto. Uno spazio nel quale si
incontrano le tensioni più disparate e nel quale l’apologia
degli intenti viene superata praticamente dalla contestazione di imposizioni,
sistemi, situazioni.
LIBERAZIONE; dal lavoro coatto/salariato, dall’inquinamento ambientale
e mentale, dalle catene di un oppressione culturale, economica, sociale,
che in modi diversi investe tutto e tutti, da noi come nel resto del mondo.
Questa è una delle nostre parole d’ordine.
Nella resistenza all’apparente infallibilità della globalizzazione
si vanno consolidando le voci contro; ciascuno con il proprio carico di
rabbia e insofferenza, in un coro che è unico, si ribella, combatte,
organizza. E se l’alternativa al capitalismo deve tener conto che
un determinato rapporto di continuità esiste tra l’attualità
e la prospettiva; se analogamente la particolarità dei fenomeni
e delle singole istanze di lotta sono legate alla complessività
di cui sono parte; se l’internazionalismo non è un semplice
identificarsi, mai come ora la specificità locale deve unire le
spinte della classe e le individualità che la compongono alla più
generale lotta anticapitalista e antimperialista. E unire la particolarità
della lotta di classe in Sardegna con la lotta di classe internazionale.
Da questo elementare principio muove l’iniziativa del Centro di
Documentazione KAPPA che, come incontro di soggettività comuniste
ed antagoniste, si pone come obiettivo non la creazione dell’ennesimo
gruppo-clone, ma la possibilità di dotare e arricchire ulteriormente
il movimento antagonista nuorese nelle sue diverse componenti di uno spazio
fisico di controinformazione politica. Per esortare, comunicare, mobilitare.
RESISTENTZIA!
Centro di Documentazione K.A.P.P.A.
Vico M.D’Azeglio n°1 ,08100 Nuoro
Aperto dal 22/09/03
lunedì e giovedì ore 20:30/21:30
info tel.340/9651984-328/8134869
e-mail: siempre_victoria@hotmail.com
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