PRIGIONIERI REPUBBLICANI
DI FRONTE AL TRASFERIMENTO NELLE CARCERI INGLESI
13 Gennaio 2004
Il governo britannico sta progettando di trasferire i prigionieri
repubblicani della Contea n.6 in detenzione preventiva o già condannati, in
prigioni in Inghilterra, Galles e Scozia. Il nuovo potere è dato dal
Documento sulla Giustizia dell’Irlanda del Nord che è attualmente in
dibattito nel parlamento di Westminster.
Nel momento in cui diventasse legge, ogni resistenza da parte dei
prigionieri a questo regime punitivo potrebbe portare al loro trasferimento
in carceri inglesi.
JUSTICE BILL (Irlanda del Nord)
Clausola 13. Trasferimento di prigionieri.
2 A. Nel caso in cui il Segretario di Stato ritenga che:
una persona in detenzione preventiva in Irlanda del Nord in base ad un
reato, oppure
una persona condannata al carcere in Irlanda del Nord, debba essere
trasferita in Inghilterra o in Galles nell’interesse del mantenimento della
sicurezza e dell’ordine in qualsiasi prigione dell’Irlanda del Nord, il
Segretario di Stato può ordinare il suo trasferimento in Inghilterra o in
Galles, per esservi detenuta in attesa di processo oppure, a seconda del
caso, per scontarvi tutta o parte della sua pena, e per essere là trasferita
in un istituto adeguato”. (Dal quotidiano repubblicano SAOIRSE)
RISPOSTA DEI PRIGIONIERI DI GUERRA DI MAGHABERRY
ALLE “PROPOSTE COMPATTE PER LA SEPARAZIONE DEI PRIGIONIERI”
I prigionieri di guerra di Maghaberry sperano di attirare l’attenzione
pubblica sulle nostre preoccupazioni riguardanti le future condizioni di
detenzione. In seguito alle recenti proteste le autorità carcerarie con
riluttanza si sono accordate per un’ala repubblicana distaccata da quelle
occupate dai criminali e dai paramilitari dalla parte degli Inglesi. Questa
decisione era stata presa in linea con il Rapporto Steele presentato dal
governo. Successivamente il “Servizio Carcerario dell’Irlanda del Nord” ha
annunciato la sua intenzione di lanciare un nuovo regime per l’ala
repubblicana intitolato “Proposte Compatte per la separazione dei
prigionieri”.
Ricordando la tendenza delle autorità britanniche ad agire in malafede nei
confronti delle proteste nelle carceri repubblicane, i prigionieri hanno
sentito la necessità di guardare con cautela al regime proposto. Ad
un’osservazione più attenta pare che i nostri timori siano ben fondati. Al
centro del documento compatto sta l’intenzione da parte delle autorità
carcerarie di negare le normali attività quotidiane come l’educazione, la
ricreazione, l’esercizio, la regolare associazione, le agevolazioni della
mensa e inoltre le pratiche religiose ai prigionieri detenuti nell’ala
repubblicana. La negazione di tali diritti è accompagnata da quotidiane
perquisizioni corporali e della cella. Secondo noi queste proposte non
portano ad altro se non a provvedimenti punitivi contro quei Repubblicani
che scelgono di vivere in sicurezza nella loro ala.
Di uguale preoccupazione è l’intenzione del servizio carcerario di applicare
ai prigionieri Repubblicani, un programma di riabilitazione come condizione
necessaria per ottenere con successo provvedimenti di libertà.
Verrà chiesto ai prigionieri di sottoporsi al rischio di una valutazione
formale, che dipenderà dall’input del PSNI (Servizio di Polizia dell’Irlanda
del Nord), del Servizio di prova e di psicologi clinici e cercherà di
dimostrare se in carcere il detenuto ha avuto un comportamento criminale.
Questo programma è obbligatorio per criminali e per coloro che hanno
commesso reati a sfondo sessuale, e volerlo imporre ai Repubblicani è un
premeditato insulto ai prigionieri politici, che ben sanno di non dover
essere riabilitati da niente.
Per salvaguardare con la nostra integrità di Repubblicani Irlandesi il
benessere dei prigionieri di guerra, per non menzionare i sacrifici fatti in
passato, rifiutiamo il “documento compatto per la separazione dei
prigionieri”.
I nostri uomini sono stati istruiti a non firmare alcun documento relativo
ad esso. Ora sarà il servizio carcerario a dover elaborare proposte che non
ci criminalizzino, come invece è intenzione della proposta compatta.
Resisteremo sempre ad ogni attacco.
COMITATO A SOSTEGNO DEI PRIGIONIERI DI GUERRA DI MAGHABERRY
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