SENZA CENSURA N.22
marzo 2007
Contro la Conferenza Nato!
Appello contro la Conferenza Nato di febbraio a Monaco, verso la mobilitazione contro il G8 di giugno
Da Monaco a Heiligendamm
Contestiamo la Conferenza dei guerrafondai della NATO e il G8!
Monaco, dal 9 all’11 febbraio: scendete in piazza contro la Conferenza NATO!
Heiligendamm, Rostock e dintorni, dall’1 all’8 giugno: blocchiamo il G8.
Dal 9 all’11 febbraio porteremo la nostra
resistenza contro il fior fiore dei guerrafondai in piazza quando, come ogni
anno, i rappresentanti e le rappresentanti dei paesi NATO e dei loro alleati si
daranno appuntamento alla “Conferenza di Sicurezza” (SIKO)” a Monaco. Venerdì 9
febbraio si terrà, strettamente legata alla SIKO, per la seconda volta, anche la
“Conferenza per i finanziamenti in Nord Africa/Medio Oriente” organizzata tra
altro dalla Confindustria tedesca e dalla Camera di Commercio. Durante questa
conferenza si discuteranno le possibilità di imporre i propri progetti economici
nella regione e di salvaguardarli con mezzi militari.
Non mancano i motivi per la rabbia e la resistenza. Con il pretesto della “Lotta
al Terrorismo” e della “Sicurezza Globale” i paesi NATO e i loro alleati
dispiegano i loro militari in tutto il mondo per assicurare l’accesso ai mercati
e alle materie prime e per garantire la suddivisione del mondo secondo i criteri
neo-coloniali e l’esistenza del capitalismo globale con tutte le sue conseguenze
micidiali. Le forze Nato bombardano ogni giorno in Afghanistan, le
multinazionali europee e USA sfruttano la guerra in Iraq e si suddividono le
commesse per l’estrazione del petrolio e per l’edilizia tra di loro, le forze
israeliane riducono in cenere le zone residenziali in Libano con piena
approvazione dell’Occidente, le forze europee fungono da volontari per il regime
corrotto e autoritario del Congo durante le elezioni riprendendo la propria
tradizione coloniale.
Ovunque le condizioni di guerra e occupazione, e di conseguenza i militari,
stanno determinando la vita quotidiana della popolazione; si registra un
fortissimo aumento dello sfruttamento sessuale, violenza e prostituzione
forzata.
I sedicenti antesignani della “libertà” e della “democrazia” costruiscono in
tutto il mondo zone di privazione dei diritti come campi di detenzione, carceri
per torturare, campi di rifugiati, posti nei quali i detenuti sono esposti al
potere assoluto degli apparati statali e ridotti alla pura esistenza senza
nessun diritto esigibile. Anche la repressione inasprita contro immigrati e
movimenti sociali così come la sempre più grande presenza e accettazione del
controllo e della sorveglianza nella vita quotidiana sono comunque parte
integrale di questa guerra mondiale.
E’ proprio questa “sicurezza” repressiva del potere, ogni anno sull’agenda dei
ministri di guerra, generali, think tank militari e rappresentati dell’industria
bellica, la protagonista dell’incontro di Monaco. Qui, alla conferenza annuale
dei guerrafondai, sono state discusse le guerre contro Jugoslavia, Iraq e
Afghanistan e i progetti d’armamento spaziale degli USA, qui è stata presentata
l’idea di una propria forza militare della UE e dato il via alla forza
d’intervento NATO, e qui è stata coordinata la “Guerra al Terrorismo”.
Lo scopo della conferenza è di creare lo spazio per discussioni in anteprima e
trattative, per sondare gli interessi comuni e le contraddizioni e concorrenze
delle potenze militari particolarmente tra USA e UE, e di determinare il ruolo
della NATO in questo contesto, dunque uno spazio per tutto ciò necessario per la
programmazione militare. In questo quadro la SIKO va considerata non solo come
luogo di trattative concrete ma come parte della macchina di propaganda della
guerra globale.
Facciamo sentire forte e chiara la voce della resistenza contro l’ordine del
mondo dei guerrafondai, qui a Monaco nella metropoli degli armamenti.
Facciamo capire ai signori della guerra che non li vogliamo, ne qui ne altrove.
Chiunque porti le guerre in tutto il mondo non deve essere sicuro da nessuna
parte.
Da Genova a Monaco...
E’ stato lo slogan del 2002, abbiamo voluto inquadrare la nostra resistenza
contro la “Conferenza di Sicurezza” nella lotta contro il G8 a Genova, nelle
lotte contro il capitalismo globalizzato e nelle lotte contro guerra e
militarizzazione, perché eravamo e siamo ben coscienti che una politica che
punti a privatizzazioni, commercializzazioni e sfruttamento di tutte le risorse
raggiungibili, una politica che distrugga l’esistenza di tutti e tutte in tutto
il mondo, che sottometta la vita intera alla logica capitalista di profitto,
deve per forza ricorrere al militare e alla violenza per raggiungere e
salvaguardare i propri obiettivi.
A partire dal 2002 i guerrafondai sono stati e sono costretti a trincerarsi
nell’hotel di lusso “Bayerischer Hof” dietro uno spiegamento marziale di
carabinieri; a partire dal 2002 abbiamo determinato insieme che la “Conferenza
di Sicurezza” non si potesse più svolgere indisturbata senza contraddizioni ben
visibili e udibili. Il nostro slogan per il 2007 sarà “da Monaco a Heiligendemm,
resistiamo e blocchiamo il vertice dei G8.”
Saremo in tanti: sindacati di base, organizzazioni anti-razziste e
anti-fasciste, immigrati auto-organizzati, iniziative di disoccupati, forum
sociali, Attac e la sinistra antagonista, tutti si stanno preparando per i
giorni di resistenza a Heiligendamm.
La nostra intenzione è intervenire, bloccare, combattere il vertice insieme a
tutte le altre situazioni presenti e in tal modo mettere in chiaro che neghiamo
la legittimità del potere del G8 e dell’ordine mondiale capitalista e
patriarcale che essi rappresentano.
Un ulteriore legame tra la resistenza contro la “Conferenza di Sicurezza” e la
mobilitazione contro il G8 sarà il blocco dell’aeroporto militare Rostock-Lage,
il quale non è solo di vitale importanza per i progetti bellici della Bundeswehr
(esercito tedesco) e della NATO come base per gli Eurofighter e Stealth, ma
anche per il vertice stesso come pista d’atterraggio per diversi partecipanti al
G8 nel 2007.
Da Rostock-Lage decolleranno anche gli aeri militari per il “Bombodrom”, a
giocare alla guerra. Il cosiddetto “Bombodrom”, un terreno nella zona della
Wittstocker Heide è progettato come terreno da esercitazione. Per cui una delle
prime azioni contro il G8 sarà l’occupazione del Bombodrom insieme agli abitanti
che da anni lottano contro l’uso militare del “Bombodrom”.
Il 5 giugno vorremmo bloccare l’arrivo dei partecipanti al vertice all’
aeroporto di Rostock-Lage. Il mondo dominato dai G8 è un mondo di guerre,
miseria e sfruttamento, di attacco globale ai diritti sociali e democratici, di
distruzione dell’ambiente e, collegata con la guerra, di una politica di
privazione dei diritti e di tortura. Tutto questo non accade nonostante la
politica dei G8, ma proprio per questa politica. Le decisioni ipocrite sulla
cancellazione dei debiti o il presunto “aiuto per l’Africa” non possono illudere
sulle loro vere intenzioni.
La nostra resistenza è un simbolo della solidarietà con i movimenti sociali e
rivoluzionari dell’emisfero sud. Sfrutteremo la nostra presenza in
Mecklenburg-Vorpommern anche per combattere i campi disumani per i rifugiati, le
strutture fasciste, le basi militari…
Opporremo ai leader delle 8 nazioni più potenti del mondo la solidarietà
internazionale di base.
Tutto per tutti!
Make capitalism history!
AK Internationalismus (München)
Libertad! Süd
Radikale Linke (Nürnberg)
Revolutionäre Aktion (Stuttgart)
***
MONACO, CONTRO LA CONFERENZA NATO
Resoconto dalla SIKO, la conferenza dei paesi NATO sulla sicurezza.
Partendo dal 1963 la conferenza NATO si è svolta ogni anno a Monaco. Questa
conferenza è uno degli incontri più importanti sul piano internazionale per
militari, politica e industria bellica. per coordinare i loro progetti per il
futuro. La conferenza non è organizzata né da istituzioni statali, né da
organizzazioni internazionali come l’ ONU o la NATO. Ufficialmente è
un’iniziativa privata della fondazione della BMW «Herbert Quando Stiftung» e del
suo presidente Horst Teltschik.
In realtà questo meeting è fermamente sostenuto dallo stato. Il governo federale
partecipa con 323.000 euro e Horst Teltschik può anche ricorrere
all’infrastruttura della Bundeswehr (esercito tedesco) il che crea ulteriori
spese di più di mezzo milione pagate sempre dallo stato. Questo calcolo non
include il costo dell apparato di sicurezza che viene messo in piedi per
«proteggere» questa conferenza dal pubblico.
Sembra che tutto questo sostegno da parte dello stato dia alla testa al Signor
Teltschik. Alla vigilia della conferenza di quest’ anno ha risposto ad un
giornalista che gli chiedeva la sua opinione riguardo le manifestazioni contro
la Conferenza NATO dicendo: «E la tragedia di ogni democrazia che ognuno abbia
la possibilità di esprimere la propria opinione ed è ugualmente tragico che ci
sia bisogno di proteggere i responsabili politici di queste democrazie. In una
dittatura cose del genere non succederebbero.» Prescindendo dal fatto che non è
vero visto che proprio nelle dittature i responsabili vengono protetti
massicciamente, con questa risposta il Signor Teltschik ha espresso chiaramente
il suo atteggiamento.
Anche le forze dell’ordine della città di Monaco hanno mostrato per l’ennesima
volta il loro approccio tradizionalmente antidemocratico alla vigilia della
conferenza. Due settimane prima della conferenza hanno perquisito diverse case
private, centri sociali e collettivi per sequestrare volantini e creare un
legame tra la resistenza contro la conferenza NATO e il G8, tentando di
criminalizzare l’appello per bloccare l’aeroporto di Rostock-Laage.
Quest’anno accanto alla Conferenza NATO si è svolta, come già nel 2005, la
Conferenza per i Finanziamenti Nord Africa/Medio Oriente. Imprenditori e
rappresentanti di banche si sono incontrati venerdì per discutere le strategie
di investimento nei paesi ricchi di materie prime nel Levante e nel Nord Africa.
Come già successo l’ultima volta anche quest’anno i partecipanti delle due
conferenze si sono uniti per cenare insieme nel «Bayrischer Hof», l’hotel di
lusso dove si tiene sempre la Conferenza NATO. Qui si evidenzia, un’altra volta,
il legame tra economia è apparato militare. Nell’ambiente della Conferenza NATO
i rappresentanti dell’economia incontrano i rappresentanti dell’apparato
militare per discutere i bisogni di sicurezza per gli investimenti nella
regione.
Siamo scesi in piazza contro entrambe le conferenze. Venerdì sera si è tenuto un
corteo in bicicletta dal Marienplatz (piazza centrale di Monaco) al luogo della
Conferenza per i Finanziamenti.
Sabato si è tenuta la manifestazione di massa contro la Conferenza NATO. Circa
7.000 persone hanno protestato contro il meeting dei guerrafondai. Mentre dietro
le porte chiuse Putin e il nuovo ministro per la difesa USA Gates hanno ripreso
la guerra fredda, fuori gli sbirri hanno tentato di soddisfare l’appello per la
dittatura di Teltschik. 3500 poliziotti in tute anti-sommossa hanno
continuamente attaccato il corteo che in conseguenza ha impegnato quasi cinque
ore invece di due per arrivare alla sua destinazione. Più di 80 persone sono
state arrestate. La situazione era tale che abbiamo dovuto sciogliere la
manifestazione prima del voluto per garantire che i partecipanti potessero
andarsene senza ulteriori attacchi.
Ma nonostante gli attacchi repressivi sia prima che durante le attività contro
la Conferenza NATO la mobilitazione è stata un successo in quanto la
partecipazione è stata molto più grande del previsto – invece di farsi
intimidire dalle perquisizioni sono scesi in piazza in di più ed è stato un
successo anche perché i diversi comitati promotori contro le conferenze non si
sono fatti dividere in «buoni» e «cattivi», che di questi tempi non è da
sottovalutare.
Make capitalism history
Venite a bloccare il G8 a Heiligendamm
La solidarietà è un arma
Solidarietà con gli arrestati in Italia del 12 febbraio
Comitato Promotore contro la Conferenza NATO di Monaco